Tre giorni a Bruxelles con la associazione piue
Entusiasmante esperienza internazionale professionale al parlamento europeo, organizzata da Piue,
Dal 9 all’11 gennaio scorso si è tenuto in interessantissimo corso di aggiornamento professionale dei giornalisti a livello internazionale tenutosi presso l’aula del Parlamento europeo a a Bruxelles. Alla presenza del deputato De Meo del partito popolare europeo. Questo partito a differenza del a partito popolare italiano situazione tradizionalmente posizionato nello schieramento moderato del centro sinistra, il partito popolare europeo ricomprende in se i partiti moderati del centro destra quale forza Italia.ù

la piazza principale di  Bruxelles è davvero caratteristica, di sole medievale gotico domina la scena della città antica, anch'essa ridente e architettonicamente interessante. 

il parlamento europeo e la commissione europea caratterizzano la città di Bruxelles, la parte moderna e politica intendo. due palazzi moderni ta gli altri stanno lò a ricordarci che l'Unione europea è nata lè, con i paesi europei che di fatto hanno deciso di unire i loro destini per diventare un tutt'uno. 

e sato un grande momento per tutti noi, ance se l'euro ha portato grandi difficoltà economiche da noi, un pese neolatino che viveva sulla sua lira. 

ma e ato comujque entusiasmante toccare con me le isittutizioni euriopeee di cu isentiamo sempre Piano parlare qui che mai la poliva si facesse pi+ lò che qua nel paese. 

 

           
           
           
           
           

Al via il 22° Florence Korea Film Fest, rassegna cinematografica di opere coreane e non solo.

Si aprirà a breve, il 21 marzo prossimo, il 22° Florence Korea Film Fest, ormai noto evento dedicato alla produzione cinematografica sudcoreana, ideato e diretto da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi-Toscana Korea Association con la co-direttrice Chang Eun-young, che avrà la sede principale presso il cinema La Compagnia di Firenze.

La carrellata di film e cortometraggi sarà inaugurata dalla cerimonia di apertura e la proiezione della prima italiana del thriller “Concrete Utopia” di Um Tae-hwa, che sarà presente in sala, e si concluderà il 29 marzo, con la cerimonia di chiusura e la proiezione del mistery movie “Sleep” di Jason Yu, con protagonista l’attore prematuramente scomparso Lee Sun-kyun.

L’edizione di quest’anno sarà arricchita da un evento speciale, organizzato in collaborazione con l’Istituto Culturale Coreano di Roma per la ricorrenza dei 140 anni di relazioni tra l’Italia e la Corea, ossia il concerto del talentuoso compositore Jung Jae-il, autore delle colonne sonore del film premio Oscar “Parasite” e della serie “Squid Game”, accompagnato dalla Orchestra da Camera Fiorentina, con la partecipazione di Choi Young-hoon, Kim Ji-young e Kim Ki-wook, musicisti tradizionali coreani.

Particolarmente intenso, come di consueto, il programma del Festival, con proiezioni, incontri ed eventi speciali che si terranno presso il Cinema La Compagnia, il Teatro Verdi e Palazzo Medici Riccardi, e saranno in larga parte trasmessi online, sulle piattaforme Più Compagnia e MyMovies. Le ottanta proiezioni sono divise nelle consuete sezioni: “Orizzonti Coreani”, per la selezione di alcuni dei migliori film del 2023, “Independent Korea”, dedicata al cinema indipendente e “Corto, Corti!” per i cortometraggi, mentre per i fumetti digitali è prevista la sezione “Webtoon”.

Imperdibili le cinque masterclass, di cui la prima dedicata al webtoon, con la partecipazione dell’illustratore Jang Boo-kyu, e l’ultima all’aspetto musicale della cinematografia, con il compositore Jung Jae-il, dal titolo “Maestro delle note: da Parasite a Squid Game”.

Due masterclass vedranno la partecipazione di personalità del cinema molto conosciute, in particolare l’attore Song Kang-ho di Parasite e il regista Kim Jae-woon, i quali introdurranno anche la black comedy “Cobweb”, presentato fuori concorso all’ultima edizione del Festival di Cannes e qui trasmesso in prima visione italiana, nonché Lee Byung-hun, molto conosciuto in Italia per essere stato protagonista in serie molto amate come Squid Game e Mr. Sunshine. A Lee Byung-hun sarà altresì dedicata la proiezione di quattro film di cui è attore principale: oltre a quello di apertura, “Concrete Utopia” (2023), “A Bittersweet life” (2005), “Once in a Summer” (2006) e “Masquerade” (2012).

Infine, l’originale scelta di proporre una selezione di pellicole dedicata agli anni ‘60 trova completamento nella masterclass dal titolo “”Il meraviglioso decennio del cinema coreano: gli anni ‘60”, con la partecipazione del critico cinematografico coreano Jeon Chanil.

 

Un cuore così grande“: serata al Ghione con Manuela Villa.

serata molto, molto interessante e divertentissima: c’era lei, la nostra amata Manuela Villa. Da tempo aspettavamo una sua nuova uscita e finalmente il “Ghione“ ci ha fatto questa bella sorpresa.

Sempre più moderna, direi più giovanile del solito ha aperto il suo concerto, con musiche e canzoni di Barbara Streisand; ha tenuto a precisare la sua vecchia amicizia con l’attrice e cantante americana ed il desiderio costante di cantare le sue canzoni .E' stato sorprendente il momento in cui ha spiegato di sentirsi preoccupata nel cantare “Granada“ per gli acuti forti e lunghissimi che questa canzone ha in sé: ma troppo grande è la sua modestia! La canzone è perfettamente riuscita; ha fatto tremare i nostri cuori e, nello stesso tempo, emozionare tutti i presenti che non erano pochi: presenti infatti gli attori  Cantanti della televisione, della radio, del teatro, del cinema. Come sempre è stato molto applaudita anche la presenza di Pierfrancesco Pingitore, grande autore di brani teatrali, commedie, riviste, recital.

Ricordiamo i suoi capolavori al Bagaglino, teatro che non c’è più ma che manca tanto al popolo romano ed a tutti coloro che lo hanno frequentato. e' stato moltoapplaudito il momento in cui la nostra eccellente artista ha ricordato “Rugantino “, il suo spettacolo di tanti anni fa con un susseguirsi di stornelli, canzoni romane, coadiuvata da due attori in costume romano, entrambi conosciuti e veramente bravi.

Un altro momento piacevole, carico di emozioni, è stato quando la Villa ha ricordato e cantato motivi di altri cantanti quali Gino Paoli, Lucio Dalla, Mia Martini, Gigi proietti. Non si è di certo risparmiata nel farci ascoltare le canzoni romane più belle. La sua grande voce, i suoi lunghi perfetti acuti e gorgheggi si sono poi prolungati nel momento in cui sullo sfondo del teatro è apparso il suo grande papà,  Claudio Villa, il reuccio di Roma, il super cantante degli anni '50-'60 per la mitica voce conosciuta in tutto il mondo.

Toccante è stata la canzone che la stessa ha scritto, ricca di sentimento, con vissuti e ricordi, del passato con il suo papà e la famiglia; interessante anche un suo libro. 

Grande applausi da parte di tutti noi, platea completa; abbiamo partecipato ai vari ritornelli di Claudio Villa, ma tutti dispiaciuti del fatto che da anni non c’è mai stato un grande concerto dedicato a questo grande personaggio dall'ugola d’oro. grazie a Manuela Villa, siamo riusciti a ricordarlo con la speranza e il desiderio di un  ritorno nel teatro romano. “un amore così grande “così il titolo di questo recital ci ha dato la possibilità di ascoltare questa celebre attrice e cantante dalla voce e personalità prorompenti .sul palco la Villa riesce, infatti, a comunicare una miriade di emozioni, portando in scena brani che raccontano la sua carriera e quella di Claudio Villa, tra parole, scritti, melodie e musiche indimenticabili grazie anche al teatro “Ghione“ che alterna opere teatrali a lavori più moderni.

Maria Paola Santopinto 

l’8 marzo appena passato segna la giornata internazionale della donna, un momento cruciale per riflettere sulla condizione femminile e globale, con un focus specifico sull’Africa, dove le donne sono pilastri della comunità ma affrontano numerose sfide.a capo Africa Pipolo NG si impegna attivamente per migliorare le condizioni delle donne africane attraverso vari progetti, tra cui la creazione di una cooperativa agricola femminile la distribuzione mensile di pacchi alimentari alle anziane, tra cui vari progetti quali l’agricoltura presso la missione cattolico romana dell’Namibia e la distribuzione mensile di pacchi di vestiti alle donne africane che arrivano direttamente tramite la posta.nonostante l’accesso limitato all’istruzione alle opportunità economiche, le minacce alla salute, la violenza di genere, e le pratiche nocive come le mutilazioni genitali femminili, si registrano progressi grazie all’impegno di donne che guidano i movimenti per il cambiamento. A capo la nostra G supporta l’istruzione offrendo formazione gratuita, promuove la salute con l’accesso ai servizi sanitari gratuiti e lotta per la emancipazione economica, organizzando corsi di Sartoria con Rochat ufficiale.a capo  in questo 8 marzo, appena passato, celebriamo la resilienza il contributo delle donne africane, sottolineando l’importanza dell’impegno globale per la loro emancipazione.a capo è fondamentale promuovere l’istruzione, la parità di genere e proteggere i diritti umani per un futuro più equo e sicuro. A capo in conclusione, questa giornata ci ricorda che la lotta per la parità di genere, soprattutto in Africa, ancora in corso.a capo è necessario un impegno collettivo per realizzare un mondo senza discriminazioni violenze dove ogni donna la possibilità di realizzare i propri sogni a capo questa visione che guida il nostro lavoro in energia fra People.grazie per il vostro supporto grazie alla presidente African People per darci l’opportunità di di incontrarci e fare rete. 

Il giorno quattro marzo scorso si è tenuta nella Sala delle Bandiere, della Fondazione Anna Lindh, in Roma una conferenza: Euro Mediterraneo.



L’apertura della Conferenza con alcuni rappresentanti istituzionale dà inizio allo svolgimento lavori.

L’importanza della salute del territorio del vicino Continente africano è primaria per diffusione dell’acqua, delle emergenze e dell’emigrazione.

Curare la terra è avere una alimentazione senza aiuti. L’impegno continuo è sviluppo sostenibile e ciclo produttivo economico.

L’Italia al centro del Mediterraneo è in posizione strategica con l’Africa e con una cultura aperta.

La cooperazione con i paesi africani è supportare loro, per una nuova sostenibilità a noi e a loro.

Non si è fatto molto dall’Europa, per gli investimenti, sicurezza e prevenzione.

La cooperazione complessiva per l’estensione di un euro-piano può partire dal Mediterraneo serbatoio di risorse e relazioni.

Anni difficili, crisi economica, crisi sanitaria, crisi militare, Europa e Africa in un dialogo ininterrotto, per la salvezza del pianeta.

La cultura, la storia, le tradizioni, l’Italia ha una conoscenza millenaria con il Nord Africa.

Un approccio nuovo con i paesi africani, non tralasciando le dolorose vicende coloniali, per rappresentare mutua assistenza per una transizione possibile.

Esistono divari tra Nord e Africa subsahariana, una fuga costante dalla campagna alla città e l’emigrazione dal continente per tensioni e povertà diffusa.

I Paesi più poveri richiedono pianificazione agricola.

L’acqua nell’irrogazione può avere falle, nello scorrimento idrico.

Il recupero delle terre degradate è beneficio alle comunità locali, al mercato, non una produzione su larga scala.

Le piante indigene salvaguardano i terreni per l’ombra e l’umidità.

La partecipazione alla coltivazione dei terreni, contribuirà a rendere accessibile a tutti, la risorsa alimentare verso una certa sostenibilità ambientale

L’insediamento dalle aree rurali in città determina agglomerati di costruzioni urbane, parte della popolazione vive in condizioni precarie.

La cultura multietnica è molto lontana.

L’Africa ha una grande variazione ambientale, e un clima differente.

I meccanismi che regolano gli eventi estremi, di medio-lungo periodo per i cambiamenti climatici sono discussi.

Più ragioni spingono ai movimenti all’interno ed all’esterno di un paese.

Migliorare l’esistenza, gli approvvigionamenti, viaggi culturali e socio-economici.

La mancanza di coesione interna accelera la instabilità.

bisogna Pianificare l’emigrazione e l’immigrazione comune.

I problemi non sono di oggi li abbiamo da più di un decennio.

Piu relazioni per l’emergenza che preme.

Italia, Europa e Africa in primo piano nei prossimi anni, il Partenariato tra gli Stati.

La cultura è molto importante.

Investire sui giovani e se ci fossero le università del Mediterraneo e se uscissero tanti ragazzi da queste università saremmo pronti per una cooperazione.

Lo studio delle è arti, dell’opera lirica per conoscere un patrimonio di tradizioni.

Il patrimonio culturale marittimo euro mediterraneo è stato caratterizzato negli ultimi tempi, da azioni per la conservazione e valorizzazione socio-ambientale.

Questa consapevolezza comune diviene strumento per valorizzare il territorio e il paesaggio per una forza economico sociale.

L’interesse al patrimonio archeologico subacqueo è in un piano partenariale di consorzi con progetti di partner istituzionali e territoriali di sette paesi dell’area euro mediterranea.

Visione del patrimonio culturale marittimo con l’idea di integrare il patrimonio materiale e immateriale con le filiere tradizionali artistiche, dell’artigianato della gastronomia.

Due diversi attori sono interpreti dei processi di una possibile valorizzazione del patrimonio culturale marittimo su base locale, nazionale e internazionale.

Coloro che hanno strutture e servizi per la protezione del patrimonio nazionale e/o regionale e soggetti dalla comprovata esperienza tecnica e scientifica sono portatori.

Partendo dalla situazione dei paesi nello spazio geografico, dal limite delle acque e dal programma di attuazione è stato possibile accertare esperienze significative, per l’area euro mediterranea.

Punti di forza del progetto sono studi e ricerche supporto, ad interventi mirati.

Mostre convegni sulla cultura e storia del mare per sensibilizzare il pubblico, promuovere il patrimonio turistico protezione delle coste marine e dai rischi, per conservare lo stato dei luoghi.

Conoscenze che danno visione di patrimonio culturale euro mediterraneo per valorizzare il rapporto socio economico.

Il dottor Davide Dionisi risponde a questioni da parte della dottoressa Emanuela Scarponi per African People news, per cercare un dialogo che esalti, enfatizzi una diplomazia della pace che è fondamentale per noi ed è parallela alla diplomazia religiosa e diplomazia primaria in una crisi militare in corso.

Salvaguardare i civili. La perdita di vite umane è incolmabile. La religione non è può essere utilizzata come imposizione. L’importanza di un appello che apra una via di soluzione. Riconoscere le minoranze.

I paesi africani non hanno la pena di morte, quindi la tutela della vita offre per chi ha compiuto atti gravissimi possibilità di redenzione.

Si ringraziano gli oratori per le relazioni.

A cura di Claudia Polveroni Apn publisher

























 

















 

 





 



 

Rita Valenzuela vive a Roma ormai da tanti anni. si è integrata nella società italiana con il suo lavoro, il suo impegno artistico che porta beneficio alle donne come lei, ma che più di lei hanno sofferto la violenza degli uomini sulle donne.
Questo è un tema costante nella sua vita. madre di 3 figli di nazionalità italiana, Esperienza dopo esperienza, Rita cresce nella sua essenza, e consapevolezza delle sue idee e dei suoi convincimenti.
Porta avanti il suo progetto che diviene sempre più articolato e complesso, addirittura teso a creare un movimento femminile per la pace, universale che non conosce confini politici e fisici. Continua con la sua fede ferma e legittima, anche quando la stanchezza le impedisce di formulare parole, va avanti fino a realizzare i suoi progetti con l’aiuto delle sue sorelle, di coloro che ha scelto per proseguire il suo cammino. di esperienza in esperienza continua a crescere, portando tutte le sue compagne di viaggio sull’altare di San Pietro in vincoli, famoso x il Mose’ di Michelangelo. E così persegue il suo obiettivo, di artista e di Cristiana, convinta che la strada che sta perseguendo porterà alla liberazione della sua anima che lascerà finalmente le sbarre dellla prigione in cui è stata costretta per anni.
Sullo sfondo della bellissima cornice di San Pietro in vincoli Rita Valenzuela presenta Le sue “ sorelle” e le opere d’arte pittoriche e fotografiche e scultoriche, come sempre nella sua semplice eleganza, adornando la chiesa di vitalità e bellezza. Così passando dalla casa delle donne al comune di roma alla camera dei deputati, per tornare vittoriosa presso la meravigliosa San Pietro in vincoli. Rita viene accolta raggiante dai padri suoi amici di terra e di origini. Musica, pittura, fotografia, tutto assieme crea l’atmosfera giusta per contribuire all’ultima opera da ricomporre: il disegno delle sorelle Mirabal ispiratrici del suo movimento artistico, culturale, religioso, ma anche universale nella essenza più grande della liberazione della donna.

PREFAZIONE DE «IL SALOTTO DEL DOTTOR COPRODE»

l'uomo dalla C0scienza PROfondamente DEmocratica

 

 

 

Il salotto del dottor Coprode è una opera letteraria scritta dal giornalista Adriano Ottaviani Zanazzo: si sviluppa in una serie di conversazioni tra due intellettuali, uno di stampo conservatore, l’altro di ispirazione «Olo-democratica, della Democrazia totale, unico movimento extraparlamentare di centro, ma con un occhio a Sinistra».

Queste conversazioni si presentano come interviste che il nostro Adriano stesso fa come giornalista de «Il tempo» al dottor Giacomo Coprode, Demofilo per gli amici.
Inizialmente il dialogo e’ serrato, accademico, surreale, ambientato in questo salotto letterario, alcova della conoscenza.

Il testo è farcito di grande dialettica e capacità linguistica, ricco di parole e nomi greci come Demofilo appunto, ossia amato dal popolo, il suo interlocutore, e latinismi dal significato letterale e sostanziale; quindi necessita di doppia lettura, formale e di contenuto.
Le conversazioni scelte dal nostro autore sono di fatto oggetto di studio e di riflessione sulla politica Italiana e la filosofia che ne sono alla base oggi.
Sì intravvede nelle conversazioni tra i due intellettuali di opposto pensiero politico le idee che sono proprie del nostro scrittore giornalista Adriano Ottaviano Zanazzo, figlio d’arte, che si diverte a contrapporre le posizioni politiche di destra e di sinistra, fino a quando finiscono per uniformarsi sempre più.
Mentre all’inizio i due intellettuali a confronto sono su opposte posizioni, mano a mano che si procede con le conversazioni di argomenti i più toccanti e delicati,
i due oppositori si avvicinano sempre più, poiché la stima alla base della loro conoscenza è tale da indurre l’uno e l’altro ad un confronto serrato ma aperto. I pregiudizi iniziali su certe tematiche da affrontare sono infatti fonte di battibecco tra i due, che a dire il vero si conoscono a fondo, da sempre.
E il nostro scrittore descrive molto bene ed in dettaglio la teatralità delle conversazioni, dello scenario letterario che si sviluppa sul palcoscenico, rappresentato dal salotto, un’alcova della cultura, dove una luce soffusa permette di concentrarsi sui pensieri che vanno e vengono dei due interlocutori a confronto, a tal punto da disegnare addirittura in un volto, quello dell’intellettuale Coprode, stereotipo di una certa mentalità, occhialetti tondi alla John Lennon e barba sfatta.
Tra gli altri, si affronta il problema scottante dei soprusi nei confronti della donna di oggi, ma non si deve dimenticare quanto a volte accade a ragazzi, oggetti di attenzione da parte di donne, come se anche questo non fosse uno scempio.
E così in una botta e risposta continua di pensieri ed opinioni differenziate, le conversazioni si fanno più articolate e chiare.
Da notare l’attenzione che Adriano pone sulla pronuncia di parole di origine latina come «media» che oggi notoriamente pronunciamo «midia» all'inglese, perdendo di vista l’origine della parola latina appunto, cui il nostro tiene molto.
E così di conversazione in conversazione i due intellettuali si trovano a discutere delle sfaccettature di una politica invero annacquata che ormai è un misto di tutto e che sempre più risponde ad un modo di procedere omologato, rispondendo sempre più ad esigenze esterne e diverse da quelle che la politica detterebbe.
E così i due intellettuali si perdono nei loro ragionamenti tra un botta e risposta, dando luogo ad un battibecco vivo e divertente.
Tutto si fa più chiaro nell'ultima conversazione, quando appare finalmente il nome del giornalista: lo stesso Ottaviani si fa persona, chiedendo ora più volte al dottor Coprode le sue opinioni su varie tematiche scottanti: tra cui la donna soldato, ed i rapporti tra Marte (lil dio della guerra) e Venere (la dea dell’amore).
Come è possibile conciliare la donna, che nell’immaginario collettivo appare essere pacifica con la guerra?
E' una questione di parità, risponde Gian Giacomo, sempre contraddistinguendosi per la sua erre moscia, che fa un po' aristocratico invero.
Dunque le posizioni dei due intellettuali a confronto dapprima lontanissime alla fine si avvicinano sempre più fino a ritrovarsi senza saperlo a frequentare la stessa ambasciata di Croazia, (settima conversazione) cui entrambi erano stati invitati.

Ed è lì che i due intellettuali a confronto si ritrovano sullo stesso palcoscenico, a vivere le medesime esperienze mondane, per accettare dunque la verità che sta dietro alla comprensione umana, fondendosi mano a mano, parola dopo parola, in un unico afflato, una unica voce.

La conversazione più divertente è quella col signor Perconte di Riccione, personaggio goffo ma attraente, donnaiolo, amante della bella vita e delle donne che conquista una dopo l'altra, col suo bel fisico. Qui Adriano Ottaviani da intellettuale si perde nel suo amore per il dialetto, romanesco o romagnolo che sia, e si diverte a caratterizzare i personaggi che crea con una ironia di fondo che lo contraddistingue sempre. Questi personaggi vengono dunque rappresentati in modo vivace mentre parlano in dialetto, considerato alla stessa stregua della lingua italiana o latina, che il Nostro cura nel dettaglio sempre con simpatia e con uno sguardo profondamente umano.

A ben vedere, è lo scrittore stesso che presenta le varie sfaccettature della sua articolata personalità, che assume di volta in volta un carattere differente, recita vari ruoli nelle sue scene, rendendo vitali e famosi le varie tipologie di uomini della sua città natia, Roma, nei suoi vari strati culturali e sociali.
Così Ottaviani, da giornalista de «Il tempo», intervista il dottor Coprode che rappresenta il suo opposto politico ma che di fatto incarna l’alterego dell’ intellettuale Ottaviani, che in queste conversazioni mette assieme le posizioni avverse di un medesimo problema, motivandole alla ricerca di una sintesi. Ecco la risposta a tutte queste conversazioni: la sintesi intellettuale della storia della politica recente italiana


La sua romanità e la sua mentalità di conservatore aperto si incontrano con il progresso, se tale può essere considerato si chiede lui, rappresentato dal suo apparente avversario politico, un intellettuale. Ed entrambi si confrontano, fornendo infine una sintesi delle varie posizioni e donando finalmente al lettore la visione di un Uomo dotato di grande umanità e profondità del nostro tempo, il nostro Adriano appunto, che non conosce confini politici.

 

Emanuela Scarponi, giornalista