TEATRO GHIONE 14 e 15 gennaio 2023

“VI PRESENTO MATILDE NERUDA” di Liberato Santarpino

 

 

 

Rientrare per me al Teatro Ghione dopo diverso tempo è stato un momento di grande emozione e piacere. Per anni ci hanno allietato i diversi spettacoli e gli incontri che venivano rappresentati in questo storico teatro.
L’idea di Liberato Santirpino di portare in palcoscenico la storia di Matilde Urrutia, una cantante cilena, con cui Pablo Neruda inizia una relazione e che dopo diversi anni sposò, è stata veramente interessante.
Il grande oltre ad essere un diplomatico politico cileno, Neruda, pseudonimo di Riccardo Eliécer Neftaltì, Reyes Basoalto, fu considerato il più grande poeta del XX secolo e tra gli scrittori più rappresentativi del tempo. Le sue opere ci hanno accompagnato in gioventù, le sue poesie cariche di emozioni o sentimenti vengono lette e studiate in tutte le scuole ed in tutte le parti del mondo.
In questa rappresentazione abbiamo rivissuto la situazione sociale e politica del Cile, la sua amata patria con le sue numerose vicende.
Il regista, Sebastiano Somma, attore e autore di tanti eventi, racconta e rappresenta con particolare maestria la vita del poeta e gli ideali di Pablo Neruda, grazie alla sua bravura e alla sua capacità interpretativa, alla sua eccellente figura.
Pablo Neruda, giovane scrittore cileno, grande osservatore della gente in particolare dei poveri, degli oppressi che abitano non solo nel suo Paese ma anche nelle altre parti della Terra, racconta fatti, usanze, tendenze, vite e sente profondamente i grandi problemi politici e sociali del mondo moderno.
Si sentono, però, nei suoi versi tutte le angosce della vita ma prevale sempre una fiera fiducia nella saggezza dell’uomo.
In questo spettacolo Sebastiano Somma, nelle vesti del poeta cileno, ci presenta e ci racconta la grande storia d’amore con la sua amata Matilde, giovane donna da lui incontrata in Messico, quando si ammalò costretto da latitanze, esili a vivere in luoghi molto angusti e lontano dalla sua terra.
Sono emozionanti e stupende le parole, le frasi che rivolge a questo suo immenso amore. Egli ci descrive la figura di Matilde, interpretata da Morgana Forcella, come la donna meravigliosa, capace di essere la sua massima fonte di ispirazione e la sua musa, osannando la sua dolcezza, la sua sensibilità e la sua bellezza.
Il tutto è intercalato da ritmi e passi di tango dei ballerini Enzo Padulano e Francesca Accietto, con musiche e canzoni cilene per poi terminare con il magico tocco di piano violoncello,  sax, bandoneon, con l'interpretazione della meravigliosa musica del film “Il postino” di Massimo Troisi, lasciando il pubblico estasiato e soddisfatto per aver trascorso momenti carichi di emozione molto intensi.


Maria Paola Santopinto

 

 

 

“Lucio incontra Lucio” TEATRO GHIONE

 

Giovedi e venerdi 12 e 13 gennaio 2023 il regista Sebastiano Somma ha presentato al Teatro Ghione “Lucio incontra Lucio”, in scena sul palcoscenico da 7 anni ormai.

La regia è di Sebastiano Somma, il testo scritto da Liberato Santarpino, il tutto accompagnato dalla musica con Marco De Gennaro al pianoforte, Gianmarco Santarpino al sax, Aldo Vigorito al contrabbasso, Giuseppe La Pusata alla batteria, Lorenzo Guastaferro al vibrafono e con le voci di Alfina Sforza, Elsa Baldini, Paola Forleo, Francesco Curcio, lo spettacolo si segue tutto d’un fiato senza smettere mai di godere della ottima interpretazione dei brani dell’uno e dell’altro autore a confronto mentre il commento rende fruibile al pubblico lati rimasti nascosti della vita dei due cantautori, nel primo caso di Lucio Battisti e della sua malattia che presto lo ha portato via, nel secondo caso dell'afffetto e stima che provava per Lucio Battisti tanto da proporgli un concerto assieme e rifutato da Battisti che si era ritirato a vita privata in cerca di nuove esperimenti musicali. Lucio Battsiti cioè cercava di interpretare nuove tendenze e nuovi bisogni del pubblbico.
Erano anni particolari gli anni '70. Il mondo da lì a poco sarebbe cambiato. E questi cantautori ne sono la testimonnianza.
Erano gli anni di piombo in Italia, quando il Paese, uscito dalla guerra, si trasformava da agricolo ad industriale vero e proprio. Il '68 incombeva sulla storia del nostro Paese. Mentre Lucio Dalla raccontava la storia della povera Marinella, Battisti narrava di storie d'amore disperate, dove le donne facevano da padrone del suo cuore. Eppure ancora Milano rappresentava la svolta e la modernità, dove un ragazzo semplice che proveniva da Poggio Bustone in Provincia di Rieti sbarcava per fare strada. Ho avuto modo di visitare alcuni dei luoghi amati da Battisti, luoghi dove ha trasorso la sua giovinezza, luoghi che hanno ispirato le sue canzoni: la littorina che collega l'Umbria all'Abruzzo, il lago di Paterno dove abitava suo zio, luoghi dove questo ragazzo un po' triste era solito passare il suo tempo, ispirato dalla bellezza delle acque trasparenti e pulite, e dal treno che passava alle 7,40 …
Durante lo spettacolo di un’ora e 35 minuti sono stati eseguiti i seguenti brani di Lucio Dalla e Lucio Battisti: 4 marzo 1943, Pensieri e parole, Mi ritorni in mente, La casa in riva al mare, Il mio canto libero, Il gigante e la bambina, Acqua azzurra acqua chiara, Piazza Grande, Emozioni, Come è profondo il mare, La canzone del sole, L’anno che verrà, Amarsi un po’, Futura, Con il nastro rosa, Caruso, L’arcobaleno.
Nati a distanza di 24 ore l’uno dall’altro Lucio Dalla e Lucio Battisti, uno il 4 marzo 1943, l'altro il 5 marzo 1943, rappresentano le due Italie a confronto: l’Italia conservatrice e l’Italia progressista. Due modelli di cantautori che sono messi a confronto stretto sotto l’aspetto musicale ma anche storico e sociologico.

Ma chi di noi non prova emozioni nell'ascoltare le canzoni dei due cantautori più bravi d'italia? Chi di noi non è cresciuto ispirandosi alle loro parole, ai loro ideali, alla loro poesia entrata nelle nostre vite di adolescenti senza neanche accorgercene? Fanno parte delle nostre vite, della nostra esistenza senza neanche rendercene conto: i due Luci saranno per sempre dentro di noi!
La poesia e la musica li unisce in una armonia che solo il passare del tempo ha potuto subliminare fino a cancellare i pregiudizi di parte, per godere infine delle loro canzoni, delle loro parole, delle loro note, che si sono fatte poesia.
EMANUELA SCARPONI

                                                                                                                                              Roma, 16 Ottobre 2022

Ripensare la città.

Ciclo di conferenze a cura della scuola di formazione

“La Fenice Urbana”

 

La città dell’incertezza.

 

Il professore Alessandro Bianchi introduce la tematica: L’urbe ha diverse componenti.

Connotazioni storiche, geografiche, filosofiche ed economiche e per progettare le città ci vogliono esperti e professionisti.

La contaminazione dei saperi tra loro diventa necessaria. Conoscere più punti vista per arrivare alle soluzioni.

Il professore Alessandro Bianchi presenta il professore Giuseppe Roma, laureato in architettura, urban planner, social economics analist  ex direttore del Censis e professore a contratto  in materia di gestione urbanistica in due Università  della città, vice Presidente del Touring Club Italiano.

Il prof. Giuseppe Roma inizia la conferenza, in riferimento a due testi.

“La Società del rischio” un saggio del 1986 del sociologo tedesco, Ulrich Beck. Verso una seconda modernità.

“La Società dell’incertezza” del 1999 di Zygmunt Bauman, che ci mostra una società che rifiuta la stabilità,  la durata e preferisce la società delle apparenze.

Le cose che ci sorprendono ogni giorno e che avvertiamo non sono da ora.

Le conseguenze di ogni scelta possono determinare incertezza.

Seguendo i matematici l’incertezza non si può misurare con le probabilità.

 La situazione instabile, a rischio invece apre a più soluzioni, riferimento scientifico.

Le città sono luoghi dove si manifestano maggiormente le incertezze.

La logistica, la casa per i poveri provenienti dai paesi alla città, per sopravvivenza.

Luoghi di lavoro, di divertimento, di servizi, complessità ancora più incerte.

Una popolazione fluttuante caratterizza le città. 

La demografia non è in evoluzione nemmeno tra i migranti.

L’effetto demografico è antropologico e è dovuto da fattori individuali.

La maggior parte degli italiani vive in case poco funzionali. Uno edificio è funzionale e due no.

Il risparmio energetico è una necessità per tutte le città, edifici scolastici compresi.

Non esiste uno stato della città.

Il nostro patrimonio artistico, storico, e culturale che forse a volte dimentichiamo, impone una continuazione. 

Decenni di lassismo hanno data una incertezza di previsione della spesa.

Assistiamo ad una crescita poderosa nelle città, Roma non è a pari passo con Milano.

Lo smart working è un padigma delle nuove generazioni, modello di lavoro, modello di svago e modello sportivo.

La smart city, città dei quindici minuti e la città delle prossimità sono un panorama lontano.

Le città efficienti sono solo in minima parte: confusione, traffico caotico e mezzi a due ruote.   

La progettazione eco-working diventa una soluzione.   

Progettare per pianificare, prendiamo ad esempio santa Giulia, area residenziale e terziaria, quartiere smart, progettato dall’architetto Norman Foster e con altri  architetti, per la costruzione di singole case a nord-est di Milano.

Mancano progetti per quartieri più definiti e per rendere vivibili le periferie.

La mobilità punta alla città per uscire dalla crisi e ricerca posti occupazionali.

La città è luogo delle differenze. La civiltà rurale, la città industriale, le stratificazioni storiche e geografiche sono luoghi differenti che possono dare incertezze.

La città mosaico, di piccole città e delle diseguaglianze. 

Roma è in una dimensione poco organizzata.

Il circuito dell’acqua si perde al 42% uno spreco intollerabile, l’acqua potrebbe essere carente ed altri problemi ambientali potrebbero essere ad effetto crisi.

Alcuni luoghi all’interno della città, sono caratterizzati da una concentrazione naturale spesso evidenziata attraverso le acque dei fiumi.

Il Verde diventa un elemento prezioso. I lavori degli scavi che vanno ad incidere sul patrimonio arboreo, potrebbero essere a rischio.

Il fiume Tevere è la centralità del fiume richiede progetti di micro e macro progettazione e di misurazione delle azioni umane.

Parigi, Vienna, Bruxelles Barcellona, hanno costruito luoghi per la conservazione del patrimonio cittadino.

Molte le voci dagli astanti, progettare, pianificare per le variabili che il cittadino manifesta.

Per i progetti è seguire il ciclo dall’inizio, delle cinque fasi: studio, esecuzione, monitoraggio e obiettivi.

Solo una analisi, senza omissione di nessuna delle fasi, può garantire l’esclusione da insidie.

Città incentrate sull’uomo, cambia l’idea di famiglia. e le aspirazioni nello spazio temporale, per la vita cittadina.

 

 

A cura di Claudia Polveroni

Apn Publisher

Caterina Novak, cantante lirica, scrittrice e poetessa, ha pubblicato nel 2021 il libro di racconti per adulti e per bambini “In viaggio con le Fate” con le Edizioni Albatros Il Filo e varie composizioni per diverse Antologie poetiche nelle quali è stata selezionata tra cui l’Antologia “Premio Il Federiciano” e per l’Antologia “Poeti del Terzo Millennio a confronto” Edizioni Aletti. Di recente e prossima pubblicazione sono anche le sue poesie per l’Antologia poetica della Collana “Luci sparse” Edizione Pagine.

Laureata in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma ed in Teologia Dogmatica presso la Università Pontificia Salesiana, l’autrice affianca all’attività di scrittrice quella canora, essendosi diplomata come mezzosoprano in Canto lirico presso il Conservatorio Tommaso Ludovico Da Victoria di Roma associato al Pontificio Istituto di Musica sacra.

Grazie al suo impegno civile ed etico ha conseguito premi e benemerenze dal Quirinale come Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, dalla Fondazione Papa Clemente Albani XI, dall’Associazione Nazionale PASFA dell’Esercito, dalla Caritas Diocesana e da varie ONLUS e associazioni a scopo caritativo e benefico, per il suo contributo dato alla pace, ai valori accademici ed umani ed alla realizzazione dell’amicizia e fratellanza tra i popoli. Molti dei suoi racconti e poesie sono il frutto non solo della sua vasta preparazione culturale ed artistica ma anche dei numerosi viaggi internazionali dell’autrice che ha percorso quasi tutto il mondo in aereo.

Ricordi di infanzia, amore x l’astronomia, passione per elfi e nani, tipici delle fiabe nordiche si mescolano uno ad uno in armonia celestiale nelle fiabe di Caterina, la quale vive la sua vita artistica articolata in mille sfaccettature: la sua bella voce di mezzosoprano le permette di riprodurre ed esprimere profondi sentimenti che traduce in mille rintocchi fonici, anch’essi espressivi di grande emozione.
E così, con la stessa capacità espressiva, si diletta a redigere racconti e fiabe per bambini ed adulti, descrivendo i vari mondi della fantasia che sono propri della sua personalità e che provengono dalla sua stessa infanzia: dalla Fata delle castagne a Babbo Natale, fino alla Regina di tutte le fate, che l’hanno accompagnata da una vita intera. E da cui - ammette - aveva ricevuto il grande dono che l'avrebbe accompagnata per il resto dei suoi anni: sognare ad occhi aperti e poter raggiungere questi mondi fantasiosi assieme ai suoi compagni fantastici di viaggio, Daisy e Grifo. Così poteva raggiungere in un batter d’occhio il presepe, il Polo Nord e Babbo Natale, il mondo dei ghiacci, e così via, la Via Lattea, dove dimora la Befana. 

Tutto comincia mentre al tramonto Caterina bambina si perde nel guardare il mondo esterno attraverso le vetrate della finestra della sua cameretta, ricolma di bambole e giochi, e nel sentire  il fruscio lontano delle foglie degli alberi del suo giardino... 

Caterina dedica questa raccolta di fiabe ai suoi nipoti, una sorta di regalo eterno che fa a loro come a tutti i bambini del mondo per questo Natale, un dono che gli viene dal cuore e che realizza i suoi sogni di bambina, creando davvero mondi fantastici prima d’ora impenetrabili persino a lei, che così diviene scrittrice e creatrice.

Viaggiatrice, diviene esploratrice del proprio io e del proprio subconscio, che protegge i suoi ricordi d'infanzia, ovattati dal passare del tempo. E li reinterpreta da adulta, grazie ad una notevole capacità espressiva e semplicità di stile narrativo, comprensibile a tutti.

Diviene così lei stessa creatrice di nuovi mondi fantastici, che prendono forma con le sue soavi parole, piacevoli alla lettura. 

La sua penna scorre veloce imprimendo con l'inchiostro blu notte le pagine che via via compongono i racconti che si leggono in un batter d'occhio,   proprio come vola via chiudendo gli occhi lei stessa bambina nel cielo notturno infinito, dimentica di ogni faccenda terrena...      
Emanuela Scarponi 

 

 

 

Davide Bomben viene nominato  Direttore Internazionale
 
del premio "Protector Tarrae Matris, ad Magnam Naturam
 
Conservationem Opus", e premierà la Delegazione del
 
Senegal in visita in Italia nel mese di febbraio 2023. La
 
Benemerenza Internazionale "Protector Tarrae Matris", ad
 
magnam  naturam conservationem opus, è il massimo
 
riconoscimento Accademico per la protezione
 
dell'Ambiente e le attività nel Sociale.

 

 

Emanuela Scarponi  

 

 

 
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Nuova Accademia delle Arti, Scienze e Professioni
Presidenza e Delegazione Nazionale Italia
Official Website nuovaccademia
contatto Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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La ritrattista Rita Valenzuela nasce nella Repubblica domenicana nel 1975 e ci vive fino al 2010,  assistendo alla trasformazione del suo Paese da tradizionale a moderno - ed approda in Italia nel 2010. Giornalista per due testate nel suo Paese e photo reporter, come ha avuto modo di raccontarci al Festival dell’Oriente di ROMA lo scorso anno, cura la sua passione per la fotografia anche in Italia, percorrendo il suo cammino di emancipazione femminile e di donna moderna attraverso l’arte; il suo bisogno di esprimersi si traduce in forma artistica, permettendo alla sua anima pura di rispecchiarsi nel volto delle donne che incontra; dotata di spontaneità, propria della sua gente, si immerge dunque nel mondo occidentale europeo da donna domenicana, portando con se’ i suoi valori e le sue tradizioni, traslandole in chiave moderna.

la sua prima ispirazione è rappresentata dalle sorelle Mrabal, famose martiri domenicane, cui dedica il premio d'arte di pittura e fotografia nel 2020 per la pace dell'Italia e del mondo.
 Porta nel suo cuore le sue immagini di donne africane, centroamericane, i suoi costumi ed i suoi valori, riconosciuti alla donna, madre e bambina che sia, traslandoli in una visione artistica moderna dell’essere femminile. Ritrae donne e volti di donne da più di 40 Paesi del mondo, rendendo la sua arte internazionale. Sperimenta la sua espressione fotografica su volti di donne di tutto il mondo, dal Sud al Nord del pianeta, senza distinzione di razza, colore, religione e lingua, approdando a riconoscimenti di livello internazionale. 


Grazie al mescolamento delle culture, centro americana, africana ed europea, riesce con un colpo d’occhio e con uno scatto fotografico a cogliere il senso della femminilità nelle sue varie sfaccettature, di chi è dietro l’obiettivo.
E diviene dunque famosa per la sua abilita artistica a cogliere la profondità dell’anima delle donne che fotografa, siano esse madri, siano esse bambine, siano esse donne nelle loro essenza, bianche o nere.
Ricca ed orgogliosa della sua cultura domenicana, attaccata alle sue radici culturali e tradizionali, ed alla sua lingua natia, la lingua spagnola, crea nel 2018 l’importante associazione culturale no profit, chiamata “Il tempo delle donne” che trova spazio come sede nella Casa delle donne” a Via della Lungara. ad esse fanno riferimento tutte le donne della Repubblica domenicana, che lei in qualche modo rappresenta e racconta con le sue mostre d'arte e sfilate in costume tradizionale.
Ed e qui, in mezzo alle ormai storiche donne coraggiose italiane, che trova un luogo in cui poter esprimere liberamente la sua forma artistica e femminile.
Emanuela Scarponi, giornalista
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Ritrattista Rita Valenzuela, presidente de “Il Tempo delle Donne”
Nel 2018 crea l’associazione no profit "Il Tempo delle Donne" gruppo di artiste provenienti da 30 Paesi del mondo inclusa l’Italia.
Nel giugno 2020 crea il “Premio Sguardo di Donna per la non violenza”, Progetto artistico-culturale in omaggio alle Sorelle Mirabal, martiri dominicane.
Nasce a San Cristòbal (Repubblica Dominicana) il 6 gennaio 1975.
Giornalista, è stata direttrice delle testate “El Folio del Sur” e “Gente Social”, premiate come le migliori testate culturali e di notizie della Provincia di San Cristòbal; conduttrice di programmi radiofonici per Radio Sur FM; organizzatrice del Concorso di racconti per bambini “Sembrando Esperanza”, forma parte del progetto governativo per l’eliminazione dell’analfabetismo negli adulti nella Repubblica Dominicana.
Ha ricevuto vari riconoscimenti dal Ministero della Cultura e da organizzazioni culturali della Repubblica Dominicana.
Trasferitasi in Italia nel 2010, la sua grande passione per la fotografia è stata affinata con una serie di corsi dedicati, che le hanno permesso di mettere in luce le sue grandi qualità di ritrattista.
Divenuta famosa per la sua abilità artistica nel cogliere la profondità d’animo delle persone che ritrae, è dunque conosciuta come “Ritrattista Rita Valenzuela, presidente de “Il Tempo delle Donne”, Rita pronuncia con la purezza della sua anima le sue frasi: “A volte un piccolo gesto come un sorriso può illuminare la giornata di qualcuno.”
"Il Tempo delle Donne chiama le artiste del mondo.""Creiamo un nuovo sguardo nel tempo."
"L'arte è bellezza da vivere e condividere"
"L'arte è l'acqua che sazia la sede dell'anime ferite, è l'ombra per ripararsi e guarire le ferite del cuore."
"La diversità è la nostra ricchezza"
"La cultura è il cibo di un'anima artista"
"La bellezza sta nel buio bisogna solo trovare la luce giusta per vederla".

“L'intenzione dell'anima” di Rita Valenzuela è il titolo della sua Mostra fotografica che ha avuto luogo in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in omaggio alle eroine dominicane, le Sorelle Mirabal dal 25 all’ 8 dicembre del ????? in Via della Stamperia 6, a pochi passi della Fontana di Trevi a Roma in Italia.
“L'intenzione dell'anima” è stata organizzata dalla Ambasciatrice della Repubblica Dominicana in Italia, Alba María Cabral Peña Gómez e dall'ISTITUTO CENTRALE PER LA GRAFICAm Direttore, Maria Cristina Misiti.
L'intenzione dell'anima è stata curata da Luisa Auffant, Addetto Affari Culturali dell’Ambasciata della Repubblica Dominicana in Italia; i testi che hanno accompagnato le fotografie durante la mostra sono stati scritti da Laura Gil Fiallo del Ministero della Cultura della Repubblica Dominicana, ISTITUTO CENTRALE PER LA GRAFICA. Il commissario della mostra è stato Maria Francesca Bonetti.

Alcune delle sue mostre: 🌱
Come curatrice:
Mostra d'arte collettiva “Tutti i Colori del Mondo” dal 3 al 9 dicembre 2021. "Sguardo da Donna" dal 04 al 06 settembre 2020. Mostra d'arte collettiva "TERRA MADRE" dal 25 al 31 ottobre 2019, realizzate a Roma nella Galleria d’arte Arca di Noesis.
Mostra d’arte collettiva “Natura-Corpo-Anima dal 1 al 5 settembre 2021
Il Laboratorio, Trastevere, Roma.
Mostra collettiva “Il tempo delle Donne” Gruppo Clark, 06 al 9 dicembre 2018

Mostra D’arte Personali:
24- 05- 2019 Mostra Personale della ritrattista Rita Valenzuela “Tiempo de Mujer” Salone della Ambasciata Dominicana in Italia.
Dal 19 al 21-01-2018 mostra personale della ritrattista Rita Valenzuela “Emozioni su Telo” nell’Hotel Napoleon, Roma.
Dal 12 al 1-02-2019 mostra personale della ritrattista Rita Valenzuela “Emozioni su Telo” nel Spazio Filatelia, delle poste italiane di Piazza San Silvestro.

Come artista invitata:
20-09-2019 evento dell’Ong Africanpeople in Africa ed in Italia per commemorare la Giornata internazionale per i diritti dei migranti, 17 dicembre 2021, Roma
20-09-2019 evento culturale artistico nella Casa internazionale delle Donne.
29-8 -2019 al 9-9 -2019 Esposizione collettiva internazionale Emozioni in Mostra "L'Armenia incontra il Mondo" a Castel dell’Ovo, Napoli.
08 -03- 2019 Mostra collettiva d'arte contemporanea nella galleria CosArte con la collaborazione di Amnesty International.
17-01 al 01-02 del 2020, mostra I CORTILI DELL’ANIMA uno degli eventi che rientra nei progetti approvati dal Municipio ROMA VIII per il Centenario della Garbatella.
22 -12 al 7 -12 del 2019, “Le Rouge et le noir" nella Galleria in Via Nicolò da Pistoia 18 (Garbatella) con il patrocinio del Municipio di Roma VIII.
06 -06 2018, 05-06-2017 e 16-06 2014, Mostra collettiva Gruppo di Fotografia dell’Istituto Comprensivo "Daniele Manin", C.T.P. "Nelson Mandela" di Roma.