21-06-2021

                                                                                                                                       Emanuela Scarponi incontra l'Africa day

         Il 25 maggio 1963, viene firmata la Carta che istituisce l'Organizzazione per l'Unità Africana al fine di promuovere la comprensione reciproca tra i popoli dell'Africa ed una maggiore cooperazione tra gli Stati africani in un'unità più grande che trascende le differenze etniche e nazionali. Con l’Africa day si celebra la pietra miliare della storia dell'Africa nell’ambito della organizzazione continentale. Nata come ricorrenza istituzionale, essa è oggi comunemente celebrata in tutto il mondo dagli Africani con spettacoli, danze, sfilate di moda, rappresentazioni teatrali, film ed iniziative culturali in generale: essa evidenzia così la storia e il patrimonio comuni, la unità e diversità del continente, nonché le sue enormi potenzialità ed il destino comune.
Mentre si celebra l'anniversario dell'OUA/UA, si ripercorre il cammino intrapreso negli anni dalla Organizzazione per trarre insegnamenti dai risultati ottenuti e segnare, le sfide future e tracciare la strada da seguire.
Inutile dire che ci sono stati sicuramente alti e bassi lungo il percorso. Per quanto siano chiari a tutti i successi conseguiti, le insidie che hanno contribuito al nostro stato attuale delle cose sono numerose. È in considerazione di questo fatto che è stato scelto il tema "Panafricanismo e Rinascimento Africano" per avere l'opportunità di guardare al passato, al presente e al futuro dell'Africa.
          Quando nel 1963 è stata fondata l'OUA, c'era davvero molta euforia e molto ottimismo per il ringiovanimento dell'Africa. Quelli erano i giorni esaltanti in cui trentadue Stati africani avevano appena iniziato a godersi la loro libertà e indipendenza guadagnata con fatica e aspirare a un futuro migliore. La Carta dell'OUA è stata l'espressione delle aspirazioni collettive per promuovere l'unità e la solidarietà tra i popoli africani, nonché per coordinare e intensificare la loro cooperazione ed ottenere una vita migliore per i popoli dell'Africa.
           Negli ultimi dieci anni, è incoraggiante che molte economie africane abbiano preso una traiettoria di crescita elevata. I conflitti che devastano il continente africano sono stati lentamente placati se non completamente debellati. Inoltre, stiamo assistendo ad una migliore governance con l'introduzione di una distribuzione democratica in molti Paesi africani. Man mano che andiamo avanti, abbiamo bisogno di riconvertire gli sforzi per assicurare una pace e una stabilità durature, accelerare la crescita economica e approfondire le riforme della governance, con l'obiettivo di definire una solida base per la trasformazione socio-economica dell'Africa.
            Con una leadership lungimirante impegnata a portare avanti il cambiamento, uno stato di sviluppo in grado di giocare un ruolo attivo e dinamico e la mobilitazione di tutte le sezioni del popolo africano, non vi è alcun dubbio sulla piena realizzazione della agenda continentale già nei prossimi decenni. L'auspicio è che quando l'Africa celebrerà nuovamente il centenario dell'OUA nel 2063, avremo un continente libero dal flagello dei conflitti e dalla povertà, dove molti Paesi africani avranno raggiunto uno status di reddito medio-alto e lo standard di vita di grandi popolazioni africane sarà stato notevolmente migliorato. Come le generazioni precedenti sono state ispirate dagli ideali di panafricanismo a combattere per la loro libertà e la dignità, le generazioni attuali e future dovrebbero quindi essere guidate dallo stesso spirito panafricano di lotta per 1'emancipazione socio-economica dell'Africa e realizzare il rinascimento africano. I giorni di festeggiamenti dell'Africa day avvengono con volti, voci, sussurri, invitati, danze, balli e sfilate che si rinnovano di anno in anno.
            Sullo sfondo l'austera Sala Aldo Moro della Farnesina che fa da cornice ai vari interventi.
E così allo Sheraton medesima meravigliosa serata all’insegna dell’Africa: resto seduta accanto ai rappresentanti diplomatici d'Etiopia tra cui l'indimenticabile ambasciatrice Amsalu Alena Adela.
Sono rimasta l’ultima di un gruppo ormai dissolto. Non ci sono più gli africanisti, dispersi nel nulla della disinformazione. Nuovi volti,nuove mode, nuove musiche.
             Questa particolarissima Giornata dell'Africa fa sempre sognare ad occhi aperti per il sapore antico che contiene in sé sia per i lunghi abiti e copricapo dai colori sfavillanti e variopinti indossati dalle imponenti donne africane presenti alla manifestazione, tali da rendere assolutamente autentica l'atmosfera, propria di questo meraviglioso continente. Le signore in rappresentanza delle ambasciate africane indossano meravigliosi vestiti africani colorati e partecipano attivamente alla mostra-conferenza ed ai preparativi culinari per i festeggiamenti della grande soirée che, oltre ad essere ricchissima di degustazioni culinarie di tutti i Paesi africani partecipanti, contempla una bellissima sfilata di moda africana realizzata da bellissime donne e fanciulle. Il programma è stato integrato con la proiezione di tutto il materiale audiovisivo dei documentari "la Namibia e i suoi popoli", "I San del Kalahari" e il "dibattito-conferenza" tenutosi presso la Farnesina il 23 aprile scorso alla presenza del giornalista Yossef Ysmail del Nile News.
             Nel bellissimo Hotel Sheraton di Roma si è pertanto dato avvio a quel tipo di collaborazione attiva tra Italiani e Africani, auspicata nella giornata di stamani alla Farnesina dai rappresentanti diplomatici africani e dai politici italiani. Ebbene, la Giornata dell'Africa si è pertanto sviluppata in tre bellissimi giorni ricchi di spunti e fatti nuovi, che contribuiranno a far crescere l'amicizia tra Italia ed Africa.
Emanuela Scarponi