Il giorno quattro marzo scorso si è tenuta nella Sala delle Bandiere, della Fondazione Anna Lindh, in Roma una conferenza: Euro Mediterraneo.
L’apertura della Conferenza con alcuni rappresentanti istituzionale dà inizio allo svolgimento lavori.
L’importanza della salute del territorio del vicino Continente africano è primaria per diffusione dell’acqua, delle emergenze e dell’emigrazione.
Curare la terra è avere una alimentazione senza aiuti. L’impegno continuo è sviluppo sostenibile e ciclo produttivo economico.
L’Italia al centro del Mediterraneo è in posizione strategica con l’Africa e con una cultura aperta.
La cooperazione con i paesi africani è supportare loro, per una nuova sostenibilità a noi e a loro.
Non si è fatto molto dall’Europa, per gli investimenti, sicurezza e prevenzione.
La cooperazione complessiva per l’estensione di un euro-piano può partire dal Mediterraneo serbatoio di risorse e relazioni.
Anni difficili, crisi economica, crisi sanitaria, crisi militare, Europa e Africa in un dialogo ininterrotto, per la salvezza del pianeta.
La cultura, la storia, le tradizioni, l’Italia ha una conoscenza millenaria con il Nord Africa.
Un approccio nuovo con i paesi africani, non tralasciando le dolorose vicende coloniali, per rappresentare mutua assistenza per una transizione possibile.
Esistono divari tra Nord e Africa subsahariana, una fuga costante dalla campagna alla città e l’emigrazione dal continente per tensioni e povertà diffusa.
I Paesi più poveri richiedono pianificazione agricola.
L’acqua nell’irrogazione può avere falle, nello scorrimento idrico.
Il recupero delle terre degradate è beneficio alle comunità locali, al mercato, non una produzione su larga scala.
Le piante indigene salvaguardano i terreni per l’ombra e l’umidità.
La partecipazione alla coltivazione dei terreni, contribuirà a rendere accessibile a tutti, la risorsa alimentare verso una certa sostenibilità ambientale
L’insediamento dalle aree rurali in città determina agglomerati di costruzioni urbane, parte della popolazione vive in condizioni precarie.
La cultura multietnica è molto lontana.
L’Africa ha una grande variazione ambientale, e un clima differente.
I meccanismi che regolano gli eventi estremi, di medio-lungo periodo per i cambiamenti climatici sono discussi.
Più ragioni spingono ai movimenti all’interno ed all’esterno di un paese.
Migliorare l’esistenza, gli approvvigionamenti, viaggi culturali e socio-economici.
La mancanza di coesione interna accelera la instabilità.
bisogna Pianificare l’emigrazione e l’immigrazione comune.
I problemi non sono di oggi li abbiamo da più di un decennio.
Piu relazioni per l’emergenza che preme.
Italia, Europa e Africa in primo piano nei prossimi anni, il Partenariato tra gli Stati.
La cultura è molto importante.
Investire sui giovani e se ci fossero le università del Mediterraneo e se uscissero tanti ragazzi da queste università saremmo pronti per una cooperazione.
Lo studio delle è arti, dell’opera lirica per conoscere un patrimonio di tradizioni.
Il patrimonio culturale marittimo euro mediterraneo è stato caratterizzato negli ultimi tempi, da azioni per la conservazione e valorizzazione socio-ambientale.
Questa consapevolezza comune diviene strumento per valorizzare il territorio e il paesaggio per una forza economico sociale.
L’interesse al patrimonio archeologico subacqueo è in un piano partenariale di consorzi con progetti di partner istituzionali e territoriali di sette paesi dell’area euro mediterranea.
Visione del patrimonio culturale marittimo con l’idea di integrare il patrimonio materiale e immateriale con le filiere tradizionali artistiche, dell’artigianato della gastronomia.
Due diversi attori sono interpreti dei processi di una possibile valorizzazione del patrimonio culturale marittimo su base locale, nazionale e internazionale.
Coloro che hanno strutture e servizi per la protezione del patrimonio nazionale e/o regionale e soggetti dalla comprovata esperienza tecnica e scientifica sono portatori.
Partendo dalla situazione dei paesi nello spazio geografico, dal limite delle acque e dal programma di attuazione è stato possibile accertare esperienze significative, per l’area euro mediterranea.
Punti di forza del progetto sono studi e ricerche supporto, ad interventi mirati.
Mostre convegni sulla cultura e storia del mare per sensibilizzare il pubblico, promuovere il patrimonio turistico protezione delle coste marine e dai rischi, per conservare lo stato dei luoghi.
Conoscenze che danno visione di patrimonio culturale euro mediterraneo per valorizzare il rapporto socio economico.
Il dottor Davide Dionisi risponde a questioni da parte della dottoressa Emanuela Scarponi per African People news, per cercare un dialogo che esalti, enfatizzi una diplomazia della pace che è fondamentale per noi ed è parallela alla diplomazia religiosa e diplomazia primaria in una crisi militare in corso.
Salvaguardare i civili. La perdita di vite umane è incolmabile. La religione non è può essere utilizzata come imposizione. L’importanza di un appello che apra una via di soluzione. Riconoscere le minoranze.
I paesi africani non hanno la pena di morte, quindi la tutela della vita offre per chi ha compiuto atti gravissimi possibilità di redenzione.
Si ringraziano gli oratori per le relazioni.
A cura di Claudia Polveroni Apn publisher