Il 21 dicembre AfricanPeople ong dedicherà questa giornata a due eventi femminili, improntati sulla lotta contro la violenza sulla donna.
La nostra ong e solita affrontare tematiche inerenti il continente africano, e quest’oggi ospiterà la mostra di caratttere ktmnernazionele della associazione il tempo delle done e, che ricomprende opere d’arte - fotografie e dipinti / di donne di differenti paesi che sono approdate in Italia.
Sono madrina dell’evento e quindi ho pensato opportuno ospitarle nella autorevole sede dell’Unar che ci accoglie tutti, indipendentemente dal sesso, dalla coloraizone della pelle, o dalla religione.
Ebbene sì: africnapeoplenews ospiterà il 21 dicembre le vincitrici del concorso indetto da questa associazione a cura di Rita Valenzuela che oltre che ritrattista ha curato questo concorso e quindi interverrà per presentare le vincitrici concorrenti presenti con le loro opere su cavalletto.
Successivamente io, presidente della ong AfricanPeople, interverrò per parlare della donna in Italia ed in Africa.
In Italia, paese ormai moderno e civile, le donne sono tutelate dalla costituzione e sono considerate almeno apparentemente uguali agli uomini in tutto e per tutto.
Ed io direi che ci stiamo riuscendo edo ad importci con le nostre capacità intelletto sensibilità e forza di carattere.
Purtroppo ancora in verità il mondo è molto maschilista e purtroppo le stesse donne che vanno a rappresentare il mondo
Femminile sono ancora il risultato di una selezione artificiale tipo quota rosa che a solo sentirne parlare fa venire i brividi.
Ma se non si fa così si rischia di perdere punti. Quindi tra il meno ed il peggio forse è il caso ancora di scegliere la strada di leggi che regolamentano la scelta in base al sesso.
E così in politica avviene lo stesso fenomeno.
La rappresentanza politica e nella maggior parte dei casi rappresentata da maschi, uomini. E poche sono le donne. He riescono ad imporsi.
Le ultime di passate generazioni contano la presenza della ormai storica Emma bonino.
Insomma le donne che possono far lustro al nostro paese sono davvero poche.
Si contano sulle dita di una mano.
E così andando avanti la situazione sociale dal punto ddo vista sociologico continua a peggiorare sembrerebbe.
Uno di questi fenomeni è rappresentato dal femmknicidio sempre più frequente nella nostra società.
E ben si, si sente molto parlare di questi fenomeni, ultimi dei quali è rappresentato da Giulia, la laureanda padovana, che viene uccisa a colpi d coltello dal fidanzato geloso e impaurito dalla sua laurea, e dal fatto che sarebbe fuggita da lui.
Purtroppo spesso si parla anche di stampa sbagliata. Cioè i mass media ancora oggi utilizzano termini non appropriati per descrivere questi accadimenti, specie quando si deve descrivere l’uomo che ha commesso il delitto.
Quindi l’educazione ancora deve dare molto in tal senso.
Ancora oggi in tutti gli strati sociali la situazione è alle solite.
Le donne vengono ancora considerate un passo indietro rispetto agli uomini. E vengono considerate ancora come oggetto.
Ebbene sì, troppo ancora deve essere fatto perché le donne si sentano libere di muoversi e di coniugare ckn serenita la carriera con la famiglia, con i figli, insomma tutti quegli adempimenti tipici del sesso femminile.
Siamo qui per rappresentare donne all’avanguardia che nno. Hanno potuto fare a meno di esprimere la propria femminilità attraverso l’arte.
Grazie Rita per intervenire
Grazie Emanuela per intervenire
Grazie Lily Scarponi per intervenire
Il potere economico e il primo mezzo di sussistenza che permette alle donne di liberalizzarli dal proprio entourage.
In Africa il problema della donna e diversificato a seconda dei passi.
Ad esempio in Namibia e nel sud dell’Africa le popolazioni himba sono popolazioni femminsite dove la donna svolge il ruolo di discendenza della famiglia.
Ma nel paesi più a nord di stampo musulmano la purtroppo la donna subisce lo stesso trattamento dei paesi musulmani del medio oriente dove la donna di fatto non conta alcunché e viene trattata davvero come un oggetto.
Ho avuto modo in Egitto di fotografarmi insmee ad una donna col burka per vicinanza psicologica e fisica… sedeva vicino a me. Era del lontano Bahrein. E mi ha offerto con la sua teiera del deserto arabico caffè e liquirizia.
Un vero incanto, sogno di una notte desertica del medio oriente
Eppure suo marito era la’ col suo furbante, calmo, al suo posto di fronte alle due mogli.
Eh si altri mondi lontani che cozzano con noi, col il mondo occidentale che di fatto impedisce il connubio con più donne allo stesso momento.
Eh si
Mondo che si incontrano e si scontrano proprio in questi giorni, dove palestinesi ed israeliani rappresentano il mondo dei musulmani e quello degli occidentali, per lo più cristiani.
Ma le donne vengono uccise anche dai musulmani wiando non obbediscono. Un esempio di brutale violenza è stata l’uccisione della giovane del Bangladesh che ha rifiutato di contrarre un matrimonio organizzato dalla famiglia nel suo paese d’origine a cui aveva preferito un ragazzo musulmano come lei ma che viveva in Italia.
Sempre protagonista di scena macabre resta la donna, nella sua essenza femminile, cancellata a colpi di ascia e violenze inaudite per non rispettare la legge degli uomini. (Mutilazioni genitali ad esempio).
E noi siamo qui a ribadire ancora una volta che così non deve e non può essere. E chiediamo un inasprimento delle pene per chi si fa fautore di tali crimini umani.
Grazie a tutti

Emanuela Scarponi