03-01-2020

                                                      Sam Nujoma's Interview e la nascita dello Stato della Namibia

    Samuel Daniel Shafiishuna Nujoma nacque il 12 maggio 1929 a Ongandjera nel Nord dell'Africa del Sud Ovest (attuale Namibia), dell'etnia Ovambo. Ebbe un'infanzia abbastanza tranquilla, dedicata in gran parte alla cura del bestiame, ed ebbe modo di frequentare la scuola missionaria locale. Nel 1946, a 17 anni, abbandonò il villaggio natale per trasferirsi dalla zia a Walvis Bay e poco dopo decise di andare a vivere nella capitale Windhoek in cerca di fortuna. Qui trovò un ottimo impiego come operaio specializzato delle Ferrovie Sudafricane. E divenne il tutore di Petter Johannesen, allora bambino, attuale console onorario di Namibia in Italia. Per inquadrare e comprendere appieno il personaggio e ciò che ha significato per questa terra a noi lontana, bisogna pure intrecciare questo mio emozionante incontro nella sua villa residenziale sulle colline di Windhoeck con la storia del suo Paese. Sam Nujoma lottò - come tutti noi sappiamo - infatti per l'indipendenza della sua patria in nome della libertà sperata, grazie ad una perdurante lotta contro il Sudafrica che l'ha amministrata dal 1920 fino al 1989. La Namibia entra nell'epoca moderna nel 1884 quando la Germania imperiale di Bismarck prende possesso di questo territorio pacificamente ed essa diventa protettorato tedesco e coloniale, una colonia larvata in senso stretto, fino al 1915, quando le truppe sudafricane occupano il territorio dell'Africa del Sud-Ovest - così si chiamava secondo i Tedeschi - South West Africa, Africa sudoccidentale. Finita la I Guerra Mondiale, infatti la Namibia viene affidata inizialmente alla Gran Bretagna sotto forma di mandato della Società delle Nazioni. La Gran Bretagna a sua volta cede il territorio, sempre comandato, all'Unione sudafricana, al Sudafrica. Nel 1920 inizia il mandato sudafricano in Namibia di tipo C, secondo la Carta delle Società delle Nazioni. Il che significa che in questo caso i poteri del Sudafrica erano particolarmente forti. In sostanza la Namibia è stata amministrata dal Sudafrica in un modo diretto, come parte integrante del territorio sudafricano a differenza di quello che è successo per tutti gli altri mandati. Quindi, dal 1920 la presenza del Sudafrica in Namibia è durata tanti anni, molti decenni, aldilà anche della fine della II Guerra Mondiale. Eppure terminata la II Guerra mondiale, quando entra in vigore la Carta delle Nazioni Unite e quindi cominciano a funzionare le Nazioni Unite, la Namibia doveva essere trasformata in un sistema nuovo di amministrazione, fiduciaria, nella prospettiva della decolonizzazione e dell'indipendenza, ma il mandato di tipo C non prevedeva la decolonizzazione dell'Africa del Sud-Ovest.

       Dal canto suo, il Sudafrica si è opposto sistematicamente sin dall'inizio alla richiesta delle Nazioni Unite di trasformare il mandato in un'amministrazione fiduciaria. Il motivo è evidente: il Sudafrica non pensava minimamente di riconoscere l'indipendenza alla Namibia, di portare avanti un processo di emancipazione politica del territorio. Anzi pensava, anche dopo la II Guerra Mondiale, d'integrare la Namibia al Sudafrica. Dunque il Sudafrica mantiene la sua posizione dopo la II Guerra Mondiale. Si arriva così al 1966, una data importante, quando l'Assemblea nazionale della Nazioni Unite revoca in una risoluzione il mandato al Sudafrica e dichiara illegale la sua amministrazione in Namibia. Questa fu una risposta alla sentenza della Corte internazionale di giustizia dell'Aja nel 1966. Dunque, la Risoluzione dell'Assemblea Generale fu la risposta, una reazione a questa sentenza ma, com'è facile capire, il Sudafrica non si diede per vinto. Non diede alcun seguito a questa risoluzione. Continuò ad occupare il territorio con truppe consistenti. Ecco che, proprio in questi anni, si inserisce il Nostro che, in piena sintonia con il momento storico in essere, crea una organizzazione locale che si chiama South West African People, organizzazione del popolo dell'Africa del Sud-Ovest che comincia a battersi per l'indipendenza di questo territorio: stiamo parlando di colui che sarebbe diventato Presidente della Repubblica della Namibia, General Vilbrun Guillaume Sam, il nostro Sam. Negli anni '60 Nujoma diede inizio alla vera e propria lotta per l'indipendenza e nel 1961 data la crescente persecuzione nei suoi confronti da parte dell'amministrazione sudafricana, scelse l'esilio volontario in Tanzania, trasferendosi a Dar es Salam e stabilendo lì il quartier generale della SWAPO. Questo decennio è caratterizzato da un incessante impegno internazionale di Nujoma, che visita moltissimi Stati europei e americani in cerca di sostegni economici e militari. Questo gli diede modo di esercitare una pressione diplomatica diretta sul Governo sudafricano, che nel 1975 concesse lo svolgimento di una conferenza politica a Windhoek per discutere del futuro del Paese. Anche in questo caso il Sudafrica non si dà per vinto. Nel 1978 il Sudafrica invade parte del territorio angolano per attaccare le basi della SWAPO con un alto numero di vittime. Bisogna aspettare la fine della Guerra Fredda che indubbiamente ha contribuito in maniera decisiva a sbloccare la situazione.

 

Estratto dall'intervista:
Emanuela Scarponi. Good morning, Mr President Sam Nujoma. Our common friend Petter Johannesen organized this interview to the first President of Namibia and to the great political leader that guided to the freedom his people from South Africa in 1990, based on apartheid system. What is your relationship with Italy?
(Buongiorno, signor Presidente Sam Nujoma. Il nostro comune amico Petter Johannesen ha organizzato questa intervista al primo presidente della Namibia e al grande leader politico che guidò alla libertà il suo popolo nel 1990 dal Sudafrica, basato sul sistema dell'apartheid. Qual è il suo rapporto con l'Italia?)
Sam Nujoma: I have just come from a long trip from Havana, Cuba and Brazil.
So welcome to Namibia.
Namibia and Italy have been very friendly countries, especially during the struggle for the liberation of Namibia we received political, diplomatic, and the material support from Italy, especially from the Labour movement. Trade Union movement of Italy got material humanitarian support, particularly for medicine to national liberation movement.
Especially Italian Labour movement gave material to support the fight to Angola, Rwanda and Namibia and built prefabricated hospitals in Rwanda and Angola independent from Namibia in collaboration with the State governments.
So welcome to Namibia once again.
(Sono appena arrivato da un lungo viaggio dall'Avana, Cuba e Brasile. Quindi benvenuti in Namibia. La Namibia e l'Italia sono stati Paesi molto amichevoli: specialmente durante la lotta per la liberazione della Namibia abbiamo ricevuto il sostegno politico, diplomatico e materiale dall'Italia, in particolare dal movimento dei lavoratori. Il movimento sindacale italiano ha dato un sostegno umanitario materiale, in particolare in campo medico, al movimento di liberazione nazionale. Il movimento operaio italiano in particolare ha fornito materiale per sostenere la lotta in Angola, Rwanda e Namibia ed ha costruito ospedali prefabbricati in Rwanda e Angola, indipendenti dalla Namibia, in collaborazione con i governi statali.

Emanuela Scarponi. Thank you very much to invite me in your wonderful house. I am very happy my country helped you in this support to achieve independence.
I came to Namibia in 1995, 5 years after the independence.

(Grazie mille per averci invitato nella sua meravigliosa casa. Sono molto felice che il mio Paese vi abbia aiutato in questo supporto per raggiungere l'indipendenza.
Sono arrivata in Namibia nel 1995, 5 anni dopo l'indipendenza.

Sam Nujoma. 5 years after independence? Really?
(Davvero?)



Emanuela Scarponi. Yes! That is why I know very well your country. As European tourist, I decided to visit Namibia and South Africa after the end of apartheid. All western world could not accept apartheid regime surviving in South Africa.
In 2009 I wrote a book in Italian language about ethnical population I met during my lonely journey and about San painting and rock carvings I could admire in Twyfelfontein.
I dedicated my book to the President of Namibia, Sam Nujoma.
This is a present for you! That is why I am here. I am going to translate it into English language and I will send it to you.

(Sì! Ecco perché conosco molto bene il vostro Paese. Come turista europea, decisi di visitare la Namibia ed il Sudafrica dopo la fine dell'apartheid. Tutto il mondo occidentale non poteva accettare che il regime dell'apartheid sopravvivesse in Sud Africa.
Nel 2009 ho scritto un libro in lingua italiana sulla popolazione etnica che ho incontrato durante il mio viaggio solitario e sulla pittura dei San e le loro incisioni rupestri che ho potuto ammirare a Twyfelfontein. Ho dedicato il mio libro al presidente della Namibia, Sam Nujoma.
Questo è un regalo per lei! Ecco perché sono qui. Lo traduco in inglese e glielo lo spedisco).
Sam Nujoma. I see… 5 years after independence. You arrived to Epupa falls. You went in North Western area in Himba area.

(Vedo... 5 anni dopo l'indipendenza. Sei arrivata alle cascate di Epupa. Sei andata nella zona Nord-occidentale nella zona degli Himba).

Emanuela Scarponi. Yes, exactly. I also made a documentary about Namibia journey, rich of very beautiful pictures of the country as it was in 1995.
And with this cultural material I was able to organize a multimedia exhibition in the Institute of African and oriental studies and in the Ministry of foreign affairs in Rome, capital of Italy.
Based on my research, we organized a conference about Namibia in the Ministry of foreign affairs. Among the others, ambassadors Ferraris, Baistrocchi, Prof. Gianluigi Rossi, President of Isiao, senatrice Carettoni, expert in Herero history, honorary president of ISIAO and doctor Roberto Tresoldi, director of Namib air, and honorary Consul of Namibia in Italy, Petter Johannesen, your dear friend, partecipated at the important event.

(Si, esattamente. Ho anche realizzato un documentario sul viaggio in Namibia, ricco di immagini molto belle del Paese, com'era nel 1995.
E con questo materiale culturale ho potuto organizzare una mostra multimediale all'Istituto di Studi Africani e Orientali e al Ministero degli Affari Esteri a Roma, Capitale d'Italia.
Sulla base della mia ricerca, abbiamo organizzato una conferenza sulla Namibia presso il Ministero degli affari esteri. Tra gli altri, gli ambasciatori Ferraris, Baistrocchi, il prof. Gianluigi Rossi, presidente dell'Isiao, la senatrice Carettoni, esperta di storia degli Herero, presidente onorario dell'ISIAO e il dottor Roberto Tresoldi, direttore di Namib air, e il console onorario della Namibia in Italia, Petter Johannesen , il suo caro amico, ha partecipato all'importante evento).

Sam Nujoma. Yes. I know him, from Milan.
(Si. lo conosco. Vive a Milano).

Emanuela Scarponi. ...I arrived to Epupa falls, Angola boards on those days and I came back here nowadays. Namibia is well known in my country and my city, Rome, thanks to this cultural initiative.
(Sono arrivata alle Epupa Falls, al confine con l’Angola, in quei giorni e sono tornata qui oggi. La Namibia è molto conosciuta nel mio Paese e nella mia città, Roma, grazie a questa iniziativa culturale).


Emanuela Scarponi. I would like you tell us about your life. Was it difficult for you to make an entire country - Namibia -independent?
(Vorrei che ci parlasse della sua vita. È stato difficile per lei rendere indipendente un intero Paese, la Namibia?).

Sam Nujoma. We had a common purpose: the liberation of our countries, the independence of our countries, so that was the aim objective of the Swapo party. That's why everyone came: everyone wanted to be free; we fought for the common purpose: the freedom. So everyone has the same purpose. And we all are free now.

(Avevamo uno scopo comune: la liberazione dei nostri Paesi, l'indipendenza dei nostri Paesi, quindi questo era l'obiettivo del partito Swapo. Per questo sono venuti tutti: tutti volevano essere liberi; abbiamo combattuto per lo scopo comune: la libertà. Ed ora siamo tutti liberi).

Emanuela Scarponi. But you founded Swapo party, South West African people' s organization, don't you?

(Ma lei ha fondato il partito della Swapo, Organizzazione dei popoli dell’Africa Sudc occidentale?)

Sam Nujoma. Yes, I founded Swapo party. I was elected the leader of Swapo in april 1960, while I was already in exile.

(Si. Sono stato eletto leader della Swapo nell’aprile del 1960, mentre ero già in esilio).

Emanuela Scarponi. You lived in Dar er Salaam, didn't you? (Viveva a Dar er Salam in Tanzania?)

Sam Nujoma. Yes. First I lived in Dar er Salam - Tanzania - then in Lusaka - Zambia, then in Rwanda and Angola before we scored the final victory on the minority white South African apartheid, colonial regime which occupied our country and oppressed our people. The aim and objective of Swapo was first of all to liberate Namibia from colonial oppression and to introduce the democratic system and democratic society, where every citizen would have freedom of movement, freedom of participating, in elections to practice during my election. That was the main aim of Swapo.
Now we are independent. It was difficult.

(Sì. Prima ho vissuto a Dar er Salam - Tanzania - poi a Lusaka - Zambia, poi in Rwanda e in Angola prima di ottenere la vittoria finale sull'apartheid sudafricano di minoranza bianca, regime coloniale che ha occupato il nostro Paese ed ha oppresso il nostro popolo. Lo scopo e l'obiettivo della Swapo era prima di tutto quello di liberare la Namibia dall'oppressione coloniale e di introdurre il sistema democratico e la società democratica, dove ogni cittadino fosse libero di muoversi, di partecipazione alle elezioni durante la mia elezione. Questo era l'obiettivo principale di Swapo.
Ora siamo indipendenti. Fu difficile).
Nel 1989 infatti il Sudafrica accetta il Piano delle Nazione Unite per la Namibia e che avvengano libere elezioni che si svolgono sotto la supervisione delle organizzazione delle Nazioni Unite e l'indipendenza sarà poi proclamata ufficialmente il 21 marzo 1990 con Sam Nujoma eletto Presidente della Repubblica della Namibia restando in carica fino al 2005. Nujoma governò la Namibia per 15 anni esatti, dal 21 marzo 1990 al 21 marzo 2005. Il suo ruolo di "padre della patria" consentì al suo governo di essere solido, duraturo e decisionista. In politica interna, Nujoma cercò una maggiore indipendenza economica, superando la tradizionale sudditanza nei confronti del Sudafrica. Incentivò le già relativamente prospere attività agricole ed industriali, consentendo alla Namibia di diventare uno dei Paesi africani più avanzati e ricchi. Altro elemento importante della politica interna di Nujoma fu la diplomazia e l'equilibrio con cui seppe conciliare le esigenze delle diverse etnie del Paese. Non da ultima la riforma agraria.

Emanuela Scarponi. Which is the aim of the government now?

(Quel è l’obiettivo del Governo oggi?)


Sam Nujoma. Now we are in the second phase.
Now the difficult struggle is for economic independence it is equally difficult.
But we have chosen how to eradicate poverty, disease and ignorance;
these are the three aims we have now:
so our enemy is ignorance. So the first objective is to educate Namibian people and train people.
Namibia is rich country in terms of minerals, diamonds, uranium, copper, zinc, and lead and fish products. Diamonds are exploited as rough diamonds.
Now we are educating and training our people, mostly our young people. First of all we have to establish University of Namibia, with polytecnical institute.
We have a discreet professional training program in order to ensure every Namibian children an education so that when they grow up they will be able to become medical doctors to ensure people's health; engineers, biologists, geologists and many other technical trade people in order to ensure that we eradicate poverty and provide the needs of every Namibian citizen.
So we have to fight poverty, disease and ignorance now in order to eradicate poorness and to provide happiness to everyone in Namibia, to make Namibia a good place to live an happy life.

(Ora siamo nella seconda fase. Ora la difficile lotta per l'indipendenza economica è altrettanto difficile.
Ma abbiamo scelto come sradicare la povertà, la malattia e l'ignoranza; questi sono i tre obiettivi che abbiamo ora: quindi il nostro nemico è l'ignoranza. Quindi il primo obiettivo è educare i namibiani e formare le persone.
La Namibia è un paese ricco in termini di minerali, diamanti, uranio, rame, zinco, piombo e prodotti ittici. I diamanti sono sfruttati come diamanti grezzi.
Ora stiamo educando e formando la nostra gente, soprattutto i nostri giovani. Prima di tutto dobbiamo fondare l'Università della Namibia, con un istituto politecnico.
Abbiamo un discreto programma di formazione professionale per garantire a tutti i bambini namibiani un'istruzione in modo che da grandi possano diventare medici per garantire la salute delle persone; ingegneri, biologi, geologi e molti altri professionisti del settore tecnico al fine di garantire l'eliminazione della povertà e soddisfare i bisogni di ogni cittadino namibiano.
Quindi dobbiamo combattere la povertà, le malattie e l'ignoranza ora per sradicare la povertà e fornire felicità a tutti in Namibia, per rendere la Namibia un buon posto dove vivere una vita felice).

Emanuela Scarponi. What do you think to do to help Himba people?

(Cosa pensate di fare per aiutare il popolo Himba?)

Sam Nujoma. You came here in 1995, 5 years after independence.
If you go to visit them now, you will see they have hospitals, tar roads, and schools for them too of course.
(Sei arrivata in Namibia 5 anni dopo l’indipendenza. Se vai oggi a fare una visita agli Himba, troverai ospedali, strade asfaltate, e scuole ancheper loro naturalmente).

Emanuela Scarponi. When I arrived to Windhoeck in 1995 there was no a black man in town and it looked very strange to me. It did not look like Africa. The first black people I met were Himba at Epupa falls, a long-way on the journey, after passing a crossway in the middle of savanna signed of forbidden crossing the gate: Malarial area.
We passed and we entered the Africa we dreamt and look for.
I asked children about school: they attended school but they did not know for how many years on those days...
But now everything is different. It is very clear.
I am very happy to see this changement.
There are black people in town. I think African people must own their land as everyone.
What you are saying is very important.
I saw great groups of schoolmates along the way now ...and there are more buildings. Windhoek is much bigger.
(Quando sono arrivata a Windhoeck nel 1995 non c'era un uomo di colore in città e mi è sembrato molto strano. Non sembrava l'Africa. I primi neri che ho incontrato sono stati Himba alle cascate Epupa, una lunga strada nel viaggio, dopo aver superato un incrocio, in mezzo alla savana, dove un cartello vietava di oltrepassare il cancello a causa della malaria. Siamo passati e siamo entrati nell'Africa che sognavamo e cercavamo.
Ho chiesto a dei bambini se frequentassero la scuola ma, ad una prima risposta positiva, non seppero indicarmi quanti anni la scuola durasse per loro...
Ma ora è tutto diverso. È molto chiaro.
Sono molto felice di vedere questo cambiamento.
Ci sono persone di colore in città. Penso che gli africani debbano possedere la loro terra come tutti.
Quello che sta dicendo è molto importante.
Ho visto gruppi di compagni di scuola lungo la strada ... e ci sono più edifici. Windhoek è molto più grande).

Sam Nujoma. ... in uniform now....
(in uniforme ora)

Sam Nujoma. 5 years after independence to nowadays 25 years passed away. There has been improvement.
After independence, we concentrated to infrastructures, we built tar roads to Botswana, to Zimbabwe, to Zambia and to Angola. And the extension of the railway-line from North-centre of Namibia to the Angola borders to meet the Angola railways system in order to improve commercial trading among Sad-ac countries. At that time we wanted to head tar roads and railway-line linking from Namibia to South Africa. Now they are all liberal countries. It is very important for us to to trade with them.

(5 anni dall'indipendenza ad oggi sono 25 anni. C'è stato un miglioramento.
Dopo l'indipendenza, ci siamo concentrati sulle infrastrutture, abbiamo costruito strade asfaltate per il Botswana, lo Zimbabwe, lo Zambia e l'Angola. E l'estensione della linea ferroviaria dal Centro-Nord della Namibia ai confini con l'Angola per unirci al sistema ferroviario dell'Angola al fine di migliorare gli scambi commerciali tra i Paesi Sad-ac. A quel tempo l’obiettivo erano le strade asfaltate e le linee ferroviarie che collegassero la Namibia al Sud Africa. Ora sono tutti Paesi liberi. È molto importante per noi commerciare con loro.


Emanuela Scarponi. What about diamonds? I am an Italian woman and I am very interested in diamonds!

(E cosa mi dite dei vostri diamanti? Sono una donna italiana e ne sono molto interessata.).

Sam Nujoma. Yes, of course! We are now exploiting this resource, Namibian Government with De beers, the old mine owner together, are exploiting gems diamonds, but some of the gem diamonds very popular in the world are going to finish, but some particular gem diamonds are still available.

(Sì, naturalmente! Stiamo sfruttando questa risorsa, il governo namibiano con De Beers, il vecchio proprietario della miniera insieme, stanno sfruttando i diamanti, ma alcuni stanno per finire).

Emanuela Scarponi. What about San future? They told me they cannot anymore move from a place to another one because of the land privatization of lands.

(Cosa ne sarà dei San? Mi hanno detto che non possso più spostarsi da un luogo all’altro per via della privatizzazione delle terre).


Sam Nujoma. San people must attend lessons at schools, they have tar roads, hospitals, like everyone.
(I San devono frequentare la scuola, hanno strade asfaltate, opsedali, come tutti.).

Emanuela Scarponi. What about your political system?

(Come è il vostro sistema politico?)

Sam Nujoma. We are a democratic country with 8 parties. Anyhow everybody is democratically expressed.
Did you visit the Parliament?
(Siamo un Paese democratico, con 8 partiti), ognuno dei quali democraticamente espresso. Ha vissitato il Parlamento?)

Emanuela Scarponi. Yes. I visited Parliament, the first African Parliament I was able to visit. They were celebrating the women's day.
What is the condition of women in Namibia?

(Si. È il primo Parlamento africano visitato nel giorno della celebrazione della festa della donna).


Emanuela Scarponi. How many women are in Parliament?

(Quante donne conta il vostro Parlamento?)

Sam Nujoma. We have many now but now we are trying to mobilize more women.
(Vi sono parecchie donne parlamentari, ma ne vogliamo ancora).

How many women are in Italian Parliament?
(Quante donne ci sono nel Parlamento italiano?)

Emanuela Scarponi. Few: 50 on 315 at Senat house.
We have the same problem in Italy too.
(50 su 315. abbiamo lo stesso problema in Italia).

Sam Nujoma. It is a good number 50.
(50 sono un buon numero).

Sam Nujoma. Also students are attending Parliament sessions now. Swapo wants the participation of every citizen to Parliament activity. We instituted the Ministry of gender and quality affairs occupied now by a woman of Himba ethnic group.

(Anche gli studenti stanno frequentando le sessioni del Parlamento. La Swapo vuole la partecipazione di ogni cittadino all'attività del Parlamento. Abbiamo istituito il Ministero per gli affari di genere e di qualità occupato ora da una donna di etnia Himba).

Emanuela Scarponi. I studied Himba society where women are very important.
(Ho studiato la società himba, nella quale le donne rivestono un ruolo importante).

Sam Nujoma. Yes, of course.
(Naturalmente).

Emanuela Scarponi. Thank you very much for this interview that will be published on Silkstreetpress. You will listen about it in the future.
Dear Sam, You will be in my heart all my life.
Thank you very much, indeed and we hope to have a leader as you in Italy!

(Grazie mille per questa intervista che sarà pubblicata su Silkstreetpress. Ne sentirà parlare in futuro.Caro Sam, sarai nel mio cuore per tutta la vita. Grazie mille, davvero e speriamo di avere un leader come te in Italia!
Emanuela Scarponi