Il Tempo delle donne è una associazione senza scopo di lucro, ideato da Rita Valenzuela, giornalista della Repubblica dominicana, che si pone l'obiettivo di mettere in evidenza e proteggere le donne. E’un’associazione che mette insieme donne straniere provenienti da varie parti del mondo ed italiane al contempo, che cercano la loro strada di liberazione ed emancipazione nell'arte.

Nel 2020, Rita Valenzuela decide di promuovere - con l’associazione “Il tempo delle donne” che presiede - un concorso d’arte, nato con l’obiettivo di vivere una esperienza pittorica, scultorea, e fotografica. Rita infatti è stata una photoreporter di raro talento nella Repubblica dominicana ed è abituata ad esprimere la sua femminilità attraverso la fotografia, raccontando l’anima delle donne con il suo scatto.

Ecco che così pensa di coinvolgere e trascinare altre donne, le sue amiche, le sue connazionali e non, le donne di tutto il mondo, nella convinzione di perseguire assieme a loro - la strada della libertà, della emancipazione ed autodeterminazione.

Diviene lei stessa una leader.

Ma cosa succede nel 2020?

Quello della pandemia è stato il momento più disastroso della società umana, della storia dell’umanità, la prima pandemia che colpisce tutti gli esseri umani, accomunati da questo disastroso e tragico momento per la storia dell’umanità tutta. Nel passato infatti le pandemie erano circoscritte ad un luogo specifico in mancanza di mezzi di trasporto aerei veloci che impedivano la trasmissione di un virus fatale in tempo reale ed ovunque nel nostro pianeta.

Gli essere umani tutti di ogni razza, religione, età, si ritrovavano a combattere un nemico invisibile, che attacca l’Uomo per via aerea.

Facebook diviene un mezzo di comunicazione che attraversa le case, le strade, le città, gli Stati fino a mettere in comunicazione il globo intero.

La pandemia prendeva il sopravvento sull’Uomo, che veniva annientato giorno dopo giorno da un nemico comune invisibile. Si contavano uomini e donne che perdevano la vita giorno dopo giorno, con immagini che ci sopraggiungevano dalla tv di interminabili file di camion militari lungo le strade delle nostre Regioni del Nord, le prime colpite.

C’era una guerra in corso contro un nemico invisibile, arrivato da chissà dove, forse dalla Cina, un luogo divenuto poi tristemente famoso, il laboratorio di virologia di Wuhan o dal mercato del pesce prossimo ad esso.

Si pensi che per la prima volta nasce un canto che va sulla bocca di tutti: Jerusalem, un canto semplice, alla portata di tutti, che veniva recitato e ballato da tutti …..

Per la prima volta la pace nel mondo era un bisogno di tutti, tra tutti i popoli del pianeta, accomunati dalla lotta per la sopravvivenza stessa del genere umano.

Mentre noi tutti eravamo chiusi in casa, in preda alla disperazione, tanto da cambiare le nostre abitudini per sempre, la sensibilità femminile che contraddistingue Rita in particolare prende il sopravvento sulla tragedia in corso che colpiva tutto il pianeta, sviluppando così la propria creatività artistica come uno strumento di sopravvivenza. La esigenza di vivere in casa per cosi lungo tempo, dimenticando le sue farfalle lontane, la spingono a disegnarle lei stessa, colorando così la sua vita interiore di arcobaleni nascenti dai continui diluviiin atto.

Così supera le barriere imposte nonché la depressione e la malinconia.

Ma non tutti ci sono riusciti.



Ancora più grave della pandemia è stata la crescita spasmodica del fenomeno del femminicidio, che ha registrato un aumento sproporzionato di casi di violenza in casa proprio perché si è stati costretti a stare 24 ore su 24 chiusi con il proprio partner.

Le statistiche del fenomeno di femminicidio parlano chiaro:

Giovani di tutte le sfere sociali commettono violenza sulle donne, senza provare sensi di colpa. Fuggono dalle loro malefatte per non pagare la pena senza provare rimorsi.

Questo penso sia l'aspetto più grave della faccenda. La nostra società sta andando verso un tale degrado sociale che diviene pericoloso per le donne poter vivere liberamente, a dispetto di tutta la storia recente, tesa all’emancipazione femminile costante.

Quindi, lo sforzo della associazione Il tempo delle donne è quello di ampliare il pubblico interessato e coinvolgere il maggior numero di persone, donne in particolare che, approdate nel nostro Paese, sentono il bisogno di esprimersi in vario modo, attraverso il lavoro e l'impegno sociale.

A tale scopo, il Tempo delle Donne continua la sua missione nel cercare artiste donne che vogliano interagire con l’associazione al fine di creare una rete di promozione sociale, culturale, politica verso la liberazione delle donne dalla schiavitù, come avviene ancora in molti Paesi del Medio Oriente e dell'Africa.

Ma, a ben vedere, anche in Italia il fenomeno del femminicidio cresce a dismisura giorno dopo giorno e questo sta diventando un vero problema sociale.

Noi donne di oggi siamo il risultato di questa storia. Le donne che si affacciano al mondo dell’imprenditoria, dell’editoria, dell’arte, ripudiando la posizione - ormai desueta - della donna oggetto di bellezza ed attrazione fisica, trovano nell’associazione il Tempo delle Donne una risposta concreta ai loro bisogni interiori, psicologici e di concreto aiuto alla loro indipendenza.

Il Tempo delle Donne, ispiratosi alle sorelle Mirabal, Patria, Minerva e Maria Teresa, che rappresentano un simbolo per la Repubblica dominicana e per il mondo intero - che festeggia la Giornata internazionale delle donne proprio il giorno del loro ricordo, il 25 novembre - sta crescendo anno dopo anno, promuovendo arte ma non solo, anche corsi di perfezionamento della lingua italiana, della storia dell'arte, del corso di lettura delle immagini, della evidenziazione di società matriarcali presenti nel nostro pianeta, come la società Himba.

A tale proposito, si ricorda che il 3 marzo prossimo sarà presentato presso il Comune di Roma il libro d'arte “Donne: attimi di vita” a cura di Rita Valenzuela, giornalista della Repubblica dominicana in Italia e direttore della testata italodominicano.tv.