Periodo londinese

Terminati i corsi, nel '54 Soyinka si stabilisce a Londra, dove porta a termine i due primi lavori teatrali, The Swamp-Dwellers e The Lion and the Jewel. Il tema principale delle due opere e quello del conflitto tra due culture e i relativi mondi:

Le due poesie sono state pubblicate per la prima volta nel n. 5 della rivista Black Orpheus, e riportate in traduzione italiana nel voi. I di Letteratura nera, H X poeti ", a cura di De Andronde, Marco, Roma, 1961.

quello tradizionale, rappresentato dal villaggio, e quello moderno della città. Da una parte viene de-scritta una realtà ancestrale, con i suoi limiti e le sue contraddizioni; dall'altra si rappresenta una realtà urbana, deformata ed abbagliata dai falsi miti del consumismo, della "Coca Cola" e del "Chewing-gum". In questo primo periodo, dedicato per la maggior parte al teatro, Soyinka collabora con il Royal Court Theatre, che è, il centra di sperimentazione teatrale più importante degli anni '60. E proprio in questo teatro sperimentale, confluenza di quelle forze innovative che caratterizzeranno la ricerca artistica degli anni a venire, che Soyinka incontra altri giovani autori: Osborne, Wesker, Arden, Beckett, Pinter, con i quali condivide le speranze e le difficoltà di quegli anni. Con essi lavora ed allestisce le sue opere ed impara a conoscere direttamente i canoni formali del moderno teatro europeo e della "new nave" inglese. Tra gli autori letterari che lo hanno maggior mente influenzato, menzione particolare merita la figura è l'opera di Bertold Brecht, da cui lo stesso Soyinka dichiara di aver ereditato i concetti fondamentali di libertà e di totalità nel teatro.

L'attenzione continua verso Brecht trova chiara manifestazione nei corsi che Soyinka .terrà presso l'università di Ibadan, sul teatro epico del drammaturgo tedesco. In questo periodo viene messo in scena uno spettacolo vario ed originale, il recital personale The Invention and Other Tales, in cui lo stesso Soyinka si presenta come attore al pubblico del Royal Court Theatre. Tale spettacolo attrae l1attenzione della critica londinese, e l'eco di questa segnalazione giunge debolmente negli Stati Uniti, dove l'intelligentia locale amplifica il segnale ricevuto dalle accademie della vecchia Europa; viene così offerto a Soyinka, mediante ima borsa di studio concessa dal Rockfeller Research, la possibilità di continuare il suo lavoro di ricerca nei luoghi della sua infanzia, gettando quindi le basì per la formazione di quella letteratura africana di cui egli stesso sarà riconosciuto il padre. E' questa, quindi, la svolta decisiva nella carriera artistica di Soyinka, basata proprio sulla rivalutazione e trasformazione personale della sua cultura madre e del relativo mondo mitologico, E' nel 1960, dunque, che Soyinka inaugura la vera e propria attività di ricerca "sul campo", volta al recupero della tradizione Yoruba. Dopo sei anni di studio nei teatri londinesi, conosciute e maturate le idee e le tecniche sia del teatro e delle letterature tra-dizionali europee, sia delle avanguardie,Soyinka torna nella sua lontana Africa, pronto a recuperare i valori tradizionali e i miti della sua terra, ed a presentarli al mondo sia africano che occidentale in modo compiuto ed autonomo.


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