20-09-2020

                                                                                                                                                   Il regno del Ghana ed il Medioevo europeo
       Dalla caduta dell'Impero Romano d'Occidente, bisogna aspettare il XIIesimo secolo per veder riprendere l'economia di tutta l'Europa, perché ritorna ad essere presente l'oro, e di conseguenza si sviluppano i commerci, a lungo raggio. scomparsi.
Il Medioevo non fu affatto quindi un periodo buio, ma al contrario fu un'epoca in cui i commerci, soprattutto marittimi, ebbero uno sviluppo eccezionale e non fu certo l'Islam a bloccare la continuità commerciale del Mediterraneo. Importantissimi furono i contatti che ebbero le principali città marinare come Genova, Pisa, Venezia, Barcellona, con la costa dell'Africa settentrionale e con il Medio Oriente. I principali porti islamici, importanti per la loro posizione strategica per le rotte commerciali e per ricchezza di prodotti, erano Ceuta, Tunisi, Algeri, Bugìa e Alessandria. Da lì verso il deserto...
Tra questi, Marrakesh, un tempo città imperiale del Marocco occidentale, è ancora oggi un importante centro economico ricco di moschee, palazzi e giardini. Le sue stradine labirintiche molto affollate sono un susseguirsi di souk, che vendono stoffe, ceramiche e gioielli, ma è la piazza di Marrakesh, Jemaa el-Fnaa, a restare indelebile nella mente del viaggiatore. Insomma, l’atmosfera è rimasta magicamente identica nei secoli. E vi si può trovare di tutto: la cosa più incredibile le scimmie in vendita!
Infatti risulta essere l'ultima oasi prima del deserto del Sahara e costituisce, quindi, approdo sicuro per coloro che lo hanno attraversato, per approvvigionamento di acqua e di cibo, luogo di riparo sicuro in abitazioni elegantemente arredate con grandi giardini e piscine.
         Marrakesh è, malgrado la modernità, rimasto luogo di incontro delle molteplici etnie delle popolazioni che vivono nelle zone limitrofe al deserto: nasce e si sviluppa come mercato per scambio di prodotti tra le popolazioni. Da sempre a Marrakesh giungono le carovane del deserto con i prodotti provenienti dall'Africa cosiddetta nera, cioè la parte geografica situata al di sotto del deserto del Sahara, dove vive indisturbata ed in libertà la fauna più bella, unica ormai al mondo.
E' più facile capire l'importanza economica strategica e di scambio del Nord Africa, se la si vede dalla prospettiva ottica di uomini provenienti dal Sud del deserto, cioè con l'occhio di chi proviene dall'Africa nera con i suoi prodotti.
Vi abitano le tribù dei Berberi ai limiti estremi delle oasi, prima del grande deserto. I veri padroni però del deserto erano e sono tuttora i Tuareg, i cosiddetti uomini dal sangue blu, che con le loro carovane potevano unici attraversare il deserto da una parte all'altra, essendo nomadi e conoscendo tutte le oasi dove potersi dissetare e dove poter far dissetare i propri animali. Le carovane del deserto, trainate un tempo da dromedari e cammelli trasportano passo dopo passo i prodotti preziosi provenienti dai Paesi a Sud del Sahara, quali il Ghana, il Sudan, il Mali, ricchi di oro, argento, e straordinari manufatti di rara bellezza.
         La maggiore via carovaniera, detta anche Via dell'oro, aveva come inizio appunto il regno del Ghana e arrivava fino alla città di Sijilmassa: da qui partivano verso il deserto come se si trattasse d’un mare, guidati da esperti che si orientano guardando le stelle o le rocce che incontrano lungo la strada .per raggiungere Fez, Tangeri o Ceuta dove fu stabilita una zecca fatimide, coniando monete d'oro contro il potere abbaside.
L'Impero del Ghana (300-1076) era situato nell'attuale Sud-Est della Mauritania, nel Nord della Costa d'Avorio e in parte del Mali a dispetto del nome, dunque, non vi è alcuna correlazione geografica con l'odierno Ghana.
Benché l'impero fosse chiamato Wagadou dai suoi cittadini di etnia Soninké, in Europa e in Arabia divenne famoso col nome di Ghana ovvero "re guerriero" con riferimento al suo sovrano.
Il suo periodo di massima espansione risale all'VIII secolo, quando la rivoluzione economica portata nel Sahel dall'introduzione dei dromedari da parte degli Arabi consentì la nascita delle vie commerciali trans-sahariane. La possibilità di commerciare oro, avorio e sale con le popolazioni del Nordafrica e persino del Medio Oriente e dell'Europa portò nel Sahel una grande ricchezza, che a sua volta consentì un'organizzazione più centralizzata dello stato.
          L'Impero del Ghana fu il primo di molti imperi che sorsero in quella regione dell'Africa. Fra il IV e l'XI secolo dominava gran parte dell'Africa occidentale.
Dal Sudan occidentale proveniva la maggior parte dell'oro che il vecchio continente importava grazie al controllo dei porti sulla costa magrebina. Le testimonianze riguardo a questo Impero Africano le abbiamo da un grande geografo musulmano dell’XI secolo El-Bekrì; ed è grazie a lui che si è potuti risalire alla derivazione del nome del regno: Ghana, o Kana che, nella lingua Malinke, significa Capo.
La forza dell'impero africano si basava quasi esclusivamente sull'estrazione di oro che veniva ridotto in polvere e trasportato attraverso tutto il deserto del Sahara fino ai porti della costa settentrionale africana per essere caricato in navi mercantili dirette verso i porti europei. Ma vendevano anche il sale, la frutta secca che aveva un valore altissimo nel Medioevo e addirittura veniva usata per scambiarla con l'oro, il corallo e le tinte per tingere i vestiti. Numerosissimi erano i mercanti che raggiungevano il Sudan Occidentale per trattare direttamente accordi per scambi commerciali e accaparrarsi i migliori prodotti da poter rivendere poi nei mercati europei.
          Nell'XI secolo, l'Impero del Ghana entrò in guerra con i Berberi musulmani Almoravidi. La capitale dell'impero, Kumbi Saleh, subì un saccheggio distruttivo da parte dei Almoravidi che portarono ad un declino del Regno inarrestabile, fino al punto che il Regno del Mali lo soppiantò completamente e cadde nel 1076. Gli Almoravidi non imposero il proprio controllo sulla regione, tornando a ritirarsi verso il Nordafrica, e le province dell'impero divennero di fatto indipendenti.
Ho voluto evidenziare queste particolari fasi della storia antica che ci legano all'Africa per dimostrare come in realtà il Mar Mediterraneo abbia costutuito un legame indissolubile, fondamentale tra i popoli sin dall'antichità.

Emanuela Scarponi