20-08-2020
Emanuela Scarponi incontra l’Etiopia
Zenebu Tadesse Woldetsadik, ambasciatrice d'Etiopia in Italia.
L'Etiopia, ufficialmente denominata Repubblica Federale Democratica d'Etiopia, è uno Stato dell'Africa orientale situato nel Corno d'Africa, con una popolazione di circa 117 milioni di abitanti e con capitale Addis Abeba. Il Corno d'Africa é la penisola a forma triangolare posta sul lato orientale del continente africano, di cui l'Etiopia fa parte integrante insieme a Somalia, Eritrea, Gibuti. E' un'area ben specifica protendendosi, a forma di corno, nell'oceano Indiano e nel golfo di Aden.
Anticamente, dopo essersi liberata dal leggendario dominio della regina di Saba, citato nella Bibbia, il cui regno avrebbe avuto sede dall'altra parte del Mar Rosso, questa regione vide lo sviluppo di regni molto prosperi, primo fra i quali la vasta Etiopia, a cavallo dell'epoca di Cristo, governata in seguito dal negus neghesti (ovvero "Re dei Re"). A cavallo fra Ottocento e Novecento, le zone costiere del Corno d'Africa vennero occupate dalle potenze europee. Solo l'Etiopia, non avendo sbocchi sul mare ed essendo priva di ricche risorse naturali che potessero far gola agli imperi coloniali, si salvò dall'espansionismo coloniale europeo, pur perdendo importanti territori e trovandosi circondata da Inglesi e Francesi.
Geologicamente parlando il territorio dell'Etiopia si trova a cavallo tra il margine orientale della placca africana e la placca somala, che da questa si sta separando. E' caratterizzato dalla presenza di un rift continentale in espansione, il sistema di rift dell'Africa orientale, ramo meridionale della Rift Valley, che si raccorda con una dorsale oceanica, la dorsale di Aden, e con il sistema di rift del Mar Rosso. Anch'essi fanno parte della Rift Valley, in una tripla giunzione, la tripla giunzione di Afar, in corrispondenza della quale si è venuta a creare una depressione chiamata Triangolo di Afar, presso il confine con Gibuti ed Eritrea.
È quindi una zona particolarmente importante per gli studi geologici in quanto è uno dei due luoghi sulla Terra dove una dorsale medio-oceanica può essere studiata sulla terraferma. L'Etiopia è quindi famosa per le sue scoperte paletnologiche: si annoverano Lucy, e ora la “figlia” di Lucy.
Lo scheletro di una bambina di Australopithecus afarensis di soli tre anni, vissuta 3,3 milioni di anni fa, è stato recuperato in Etiopia. I suoi resti risalgono all'incirca a 150.000 anni prima del periodo in cui visse Lucy, per oltre vent'anni l’antenata più antica di nostra conoscenza. Gli scienziati ritengono che i resti, in ottimo stato di conservazione, possano contribuire in modo decisivo allo studio della crescita e dello sviluppo di una specie che presentava caratteristiche intermedie tra quelle di una scimmia e quelle di un uomo. I fossili sono stati dissotterrati nella regione di Dikika.
Crocevia di religioni e uomini, in epoca recente l'Etiopia è stata teatro di sviluppo della religione copta - di cui sono famose le bellissime croci copte lavorate in oro - che vede i cristiani pregare di nascosto nelle gole della terra rocciosa, dove le chiese venivano scavate. Un esemplare quasi unico al mondo è la chiesa di Lalibella.
La storia d'Italia s'intreccia all'inizio del secolo scorso con la storia d'Etiopia e, nel bene e nel male, ne è rimasta fortemente legata. L'Etiopia oggi è un Paese dell'Africa molto importante. Le sue linee aeree coprono gran parte del continente e fanno da utile raccordo tra l'Italia, in particolare da Roma, ed i Paesi del continente africano.
L'atmosfera della ambasciata etiope è estremamente silenziosa, ovattata, tipica di tutte le sedi africane. Il silenzio delle terre d'Africa in modo misterioso si ripercuote nella atmosfera austera e silenziosa di queste stanze che ho visitato, adornate di oggetti d'arte, che sanno di arcaico e folcloristico e che ricordano il deserto del Sahara.
In un uggioso pomeriggio romano ho oltrepassato il portone serrato della prestigiosissima ambasciata d'Etiopia, che ha sede in una villa degli anni '30 del quartiere Nomentano a Roma.
Al seguito del direttore delle linee aeree etiopi, Bisrat Yared, entro in questa meravigliosa ambasciata austera, ricca di quadri, di oggetti artistici, prodotti in pelle e prodotti alimentari tra cui il caffè.
D’improvviso cavalco le onde del Mediterraneo fino a raggiungere il Corno d'Africa e mi ritrovo a sognare meravigliosi colori africani.
La gentile ambasciatrice con semplicità ed eleganza mi parla ampiamente del suo Paese, delle sue tradizioni. E così mi ricordo di Lucy, la donna più antica ritrovata in Etiopia, il reperto scientifico A.L. 288-1, scoperto nel 1974 in Etiopia, consistente in centinaia di frammenti di ossa fossili che rappresentano il 40 per cento dello scheletro di un esemplare femmina, il primo scoperto, di Australopithecus afarensis; e della meravigliosa Chiesa di Lalibella.
Leggende e credenze si mescolano con la storia di questa chiesa che suggeriscono la presenza della mitica Arca dell’Alleanza a Lalibela, la città rurale situata nel Nord dell’Etiopia, nella Regione degli Amara.
Emanuela Scarponi