25-11-2020
Emanuela Scarponi incontra Wole Soyinka
Dopo aver letto l'opera ricca e multiforme di Soyinka si è aperto alla mia mente un mondo nuovo, al tempo stesso reale e fantastico, che gradualmente mi ha fatto penetrare nel vivo di una avventurosa esperienza di vita, e di una concezione poetica estremamente interessante e suggestiva. Sin dai primi anni del '60, quando la sua attività artistica è iniziata, Wole Soyinka si è imposto all'attenzione sia della critica anglosassone, sia di quella africana; espressione di tale unanime riconoscimento è la recente assegnazione del premio Nobel per la letteratura.
Questi suoi anni vissuti in Nigeria hanno coinciso con quelli delle fervide battaglie politiche e ideologiche per l'indipendenza, quando si sognava e si progettava la nuova Africa.; Soyinka fu appunto uno di quegli intellettuali, maturati attraverso l'impegno sociale e politico, che furono testimoni delle vicende complesse del passaggio dal colonialismo all'Africa delle nazioni. Questa sua complessità di pensiero e di formazione culturale è stata caratterizzata da un critico mediante un'espressione significativa, "meteoric" , che appropriatamente definisce la carriera del Nostro.
Scrittore sempre in linea con i tempi, svolge una funzione di intellettuale nel suo Paese, ma non è disattento al mondo esterno che lo conosce, lo ammira e lo guarda sempre con grande attenzione e rispetto.
Emanuela Scarponi