“Record di pioggia. Record di morti. Record di danni. La catastrofe che ha colpito il cuore dell’Europa, un’ampia regione tra Germania, Belgio e Francia, macina primati. La conta dei morti e dei dispersi nel solo Paese di Angela Merkel supera quota mille. Ed è chiaro che la campagna elettorale…sarà oscurata e dominata dagli incommensurabili danni di questa prevedibile catastrofe naturale…Sembra un ossimoro, ‘prevedibile’ e ‘catastrofe naturale’”
SO Bellomo: “Acciaio e alluminio prima di tutto, materie prime chiave per cui l’Europa è molto dipendente dall’estero, ma anche cemento, fertilizzanti, elettricità. Su queste importazioni a partire dal 2023 dovremo pagare anche le emissioni di CO2. Chiamarli dazi ambientali è scorretto, insiste Bruxelles, ma la misura presentata dalla Commissione Ue nell’ambito del pacchetto ‘Fit for 55’ – il Carbon Border Adjustment Mechanism (Cbam), secondo la denominazione tecnica – potrebbe comunque avere un impatto paragonabile a quello di una guerra commerciale. La carbon tax alla frontiera è ancora soggetta a modifiche prima dell’entrata in vigore. Ma fin d’ora sembra destinata a ridisegnare la mappa degli scambi internazionali, esponendoci anche al rischio di ritorsioni…Preoccupano anche le difficoltà di attuazione, tali da sfociare in un ‘incubo logistico’, per usare le parole di James Whiteside, global head of multi-commodity research di Wood Mackenzie, che fa notare che c’è ‘poca trasparenza sulle emissioni associate a ciascun prodotto’ e che spesso è ‘problematico determinare il Paese di origine’. Su tutto domina il timore che i sacrifici non servano a centrare l’obiettivo principale della Cbam: quello di proteggere il clima evitando il ‘carbon leakage’, ossia la delocalizzazione delle attività inquinanti in Paesi con norme ambientali meno severe…”
RE Mastrobuoni: “Record di pioggia. Record di morti. Record di danni. La catastrofe che ha colpito il cuore dell’Europa, un’ampia regione tra Germania, Belgio e Francia, macina primati. La conta dei morti e dei dispersi nel solo Paese di Angela Merkel supera quota mille. Ed è chiaro che la campagna elettorale…sarà oscurata e dominata dagli incommensurabili danni di questa prevedibile catastrofe naturale…Sembra un ossimoro, ‘prevedibile’ e ‘catastrofe naturale’. Un terremoto o il risveglio di un vulcano non sono prevedibili. Ma da decenni gli scienziati…avvertono che i fenomeni meteorologici estremi, anzitutto le piogge violente e le esondazioni, sono un tipico effetto del surriscaldamento del pianeta dovuto ai danni dell’uomo…Nelle stesse ore in cui si verificavano questi fenomeni spaventosi, a Bruxelles andava in scena uno spettacolo sorprendente. Gli sherpa e gli ambasciatori dell’Italia, della Francia e dei ‘soliti noti’, Polonia e Ungheria, ma anche dell’Austria…cominciavano a smontare la risposta europea ai cambiamenti climatici, quel Green Deal che secondo gli ambientalisti è ancora lungi dall’essere una ricetta credibile per combattere seriamente i cambiamenti climatici, ma che la Commissione europea ha messo sul tavolo…Per puri interessi di bottega. Per una ‘veduta corta’, avrebbe detto Dante. Emmanuel Macron teme le proteste dei gilet gialli quando gli effetti delle tasse sui combustibili vecchi e inquinanti si faranno sentire sul prezzo della benzina…”
AV Mira: “Una casetta in mezzo ai campi di cocomeri e mais. Poco più che una baracca. Un cubo di blocchetti di cemento tre metri per tre, col tetto in eternit, amianto. Ci abitano sei marocchini, senza acqua né elettricità. Così vivono i braccianti della Piana del Sele, terra di agricoltura ricca, soprattutto quella in serra, i prodotti di ‘quarta gamma’, le insalatine e gli altri ortaggi in busta…Oggi solo uno di loro ha lavorato. E’ uscito alle 4 di mattina ed è tornato alle 17. Ha raccolto pomodori in serra (all’interno in questi giorni la temperatura supera i 40 gradi) per appena 25 euro. Ma almeno ha lavorato…Uno di loro ha il corpo coperto di bolle, sembrano morsi di insetti ma potrebbero anche essere prodotti chimici irrorati in dosi massicce nelle serre. I volontari promettono di tornare con i medicinali, dopo aver parlato col medico, a cui i 6 non hanno diritto in quanto totalmente ‘invisibili’. E con la pandemia ‘la condizione dei lavoratori immigrati è ulteriormente peggiorata e molti ci hanno chiesto aiuto’, ci dice don Martino De Pasquale, direttore della Caritas diocesana…’Così la pandemia ha fatto emergere ancor più lo sfruttamento. I lavoratori sono stipati nei furgoni senza distanziamento né mascherine’…”
RE Molinari: “A poco più di quattro anni dalla caduta di Raqqa, in Siria, il sanguinario Stato Islamico (Isis) ha trovato una nuova base territoriale nella regione del Borno, nel nord-est della Nigeria. E' qui che in maggio ha lanciato una violenta offensiva nella foresta di Sambisa eliminando Abubakar Shekau, capo del gruppo terroristico islamico Boko Haram, e ottenendo nei giorni seguenti la fedeltà dei suoi feroci seguaci nonché il totale possesso di armamenti e finanze, grazie ai quali ha consolidato il controllo di un’area di territorio a ovest del Lago Ciad che ha rinominato ‘Provincia dell’Africa Occidentale dello Stato Islamico’ (Iswap). A guidarla è Abu Musab al-Barnawi…Ad osservare da vicino quanto sta avvenendo è il centro studi ‘New South Morocco’, che in un rapporto afferma come ‘Isis è arrivata in Nigeria nel 2015 ed i progressi sono stati lenti ma ora gode di una posizione di forza senza precedenti’…Isis ha anche una altrettanto aggressiva ‘Provincia nell’Africa Centrale’ (Iscap) che opera dall’interno dei confini della Repubblica democratica del Congo…Se a questo aggiungiamo la Somalia, controllata in gran parte dagli Shabaab fondamentalisti che nel 2012 giurarono fedeltà ad Abu Musab al-Zarqawi – il leader di Al Qaeda in Iraq a cui al-Baghdadi si è richiamato – non è difficile arrivare alla conclusione che è l’Africa la regione dalla quale Isis sta ricostruendo il Califfato del terrore…”
Federica Bifulco