La notte del Libano riporta il paese alle caverne…L’elettricità manca perché manca il gasolio…il gasolio manca perché mancano i dollari. E la valuta manca perché è crollata l’economia, perché il Libano è fallito… La settimana scorsa l’esercito di Tiro ha controllato a stento la folla che voleva devastare una clinica: un ragazzino era morto in terapia intensiva perché non c’era elettricità”
CdS EC De Bortoli: “…’il vento mi piace perché non si può comprare’, diceva Gianni Agnelli. Lo spazio invece sì. Ormai è aperto anche alle imprese dei privati, non più prerogativa delle sole superpotenze. Gli stati sono impegnati invece – e lo hanno dimostrato gli ultimi vertici del G7 in Cornovaglia, in giugno, e del G20 a Venezia – a recuperare potere sulla Terra. A ristabilire un novecentesco legame tra territorio e ricchezza quasi impossibile nell’era dell’immaterialità digitale. Tra le cento maggiori economie del pianeta, più della metà è costituita da multinazionali. L’esempio più clamoroso riguarda la capitalizzazione di Tesla, di proprietà di Elon Musk (che progetta di andare su Marte), superiore al prodotto interno lordo della Svezia e del Belgio. Secondo la Federal Reserve, l’1 per cento della popolazione americana possiede, in sole attività finanziarie, circa 20 mila miliardi di dollari. Una cifra superiore alla ricchezza creata ogni anno dalla principale (ancora per quanto?) economia del mondo, cioè gli Stati Uniti. Nella classifica di Bloomberg (multinazionale operativa nel settore dei mass media con sede a New York, ndr), tra i super ricchi, nove su dieci sono americani. La parte del leone la fanno gli imprenditori del web…dal 2023, verrà introdotta una minimum tax oltre alla ripartizione dei prelievi fiscali sui grandi gruppi tra luoghi di residenza e mercati in cui realizzano effettivamente i ricavi…Segna il ritorno di un potere statuale la cui affermazione pratica dipenderà da molte variabili, politiche (il consenso dei Parlamenti, in particolare del Congresso Usa) e tecniche…Ma inutile farsi troppe illusioni.”
RE AF Carli: “…I ricchi acquirenti di yacht Beneteau se li vedranno consegnare a estate finita; ma lo stesso accade a chi aspetta il suo fuoribordo per il gommone. Soffrono pure le imprese: un chip da un euro blocca per settimane la consegna di prodotti che ne valgono migliaia…Si segnalano qua e là mancanza di telefoni, tv e lavatrici. E’ un mondo in ritardo. Le fabbriche asiatiche dei chip chiuse per il Covid un anno fa ancora sono indietro nella produzione mentre la domanda mondiale aumenta. Non si trovano più container per portare prodotti dall’Asia in Europa: e c’è stato pure il canale di Suez chiuso. E i prezzi salgono, dalle materie prime ai noli marittimi, decuplicati…La crisi è globale ma non è omogenea. A fronte degli scenari appena descritti, ci sono settori che non manifestano problemi particolari come la farmaceutica…o aziende di prodotti hi-tech che non registrano ritardi, come Technogym…Molto dipende da dove si produce: chi lo fa in Asia ha più difficoltà. E ciò si riverbera sui prezzi, a partire dai noli marittimi: pagavamo un container 1500 euro pre Covid, ora siamo a 15 mila. E si si pensa che in un container stiviamo 45 frigoriferi a doppio comparto, si può immaginare l’impatto sui listini…Questa crisi ha messo in discussione il ‘just in time’, quel complesso sistema di organizzazione produttiva che tra globalizzazione e digitalizzazione ha fatto sì che in molti settori industriali, a partire dall’automotive, si potessero comprimere al minimo scorte e magazzini, con i relativi costi…”
MF Focus Cinitalia: “Nella prima metà del 2021 il prodotto interno lordo della Repubblica Popolare cinese ha toccato quota 53.216 miliardi di yuan registrando una crescita del 12,7% su base annua a prezzi comparabili…Nel complesso i ‘tre pilastri’ dell’economia – ossia consumi, investimenti e commercio con l’estero – hanno registrato un andamento stabile, favorendo gli ulteriori consolidamento e miglioramento dell’economia nazionale…Dal rapporto economico di medio termine si nota che i cittadini cinesi sono più propensi a fare acquisti; la domanda dei Paesi stranieri nei confronti del ‘Made in China’ sta gradualmente tornando ai livelli pre-Covid, così come è in crescita l’interesse degli investitori globali per il mercato cinese…Di recente la Banca mondiale e il Fondo Monetario Internazionale hanno ritoccato al rialzo le previsioni per la crescita economica cinese per quest’anno…innanzi tutto, il motore interno dell’economia cinese si è gradualmente rafforzato. Nella prima metà del 2021 la domanda interna ha dato un contributo pari all’80,9% alla crescita economica, 4,9 punti percentuali in più rispetto al primo trimestre dell’anno…”
RE Nigro: “La notte Beirut sembra un grande presepe…Ma non è un presepe, non è una scena da idillio, e questa non è più neppure Beirut. La notte del Libano riporta il paese alle caverne…L’elettricità manca perché manca il gasolio…il gasolio manca perché mancano i dollari. E la valuta manca perché è crollata l’economia, perché il Libano è fallito…Nessuno presta soldi al Libano, che quindi rimane al buio…Selim Sakr gestisce una stazione Total a Vardan…’E’ pericolosissimo quando apriamo, perché la gente è pronta a scontrarsi, a fare a coltellate per superare la fila. Ci si ammazza per la benzina.’…La benzina è sovvenzionata: la Banca centrale offre dollari agli importatori a 4000 lire libanesi per acquistare carburante all’estero, mentre il cambio per strada ormai è a 20.000. Ma una volta scaricata in Libano, metà della benzina e del gasolio viene contrabbandata nella Siria in guerra…le cisterne devono essere scortate dall’esercito, perché spesso vengono assaltate. Ma l’esercito stesso non ha carburante, non ha i soldi per acquistarlo…anche i farmacisti non riescono a pagare il conto dei generatori elettrici in moto 24 ore al giorno. Devono risparmiare, quindi spengono i frigoriferi per le medicine più importanti…Entrano clienti senza un dollaro, chiedono farmaci per parenti in gravi condizioni…i clienti picchiano i farmacisti…Stanno entrando in tilt gli ospedali…La settimana scorsa l’esercito di Tiro ha controllato a stento la folla che voleva devastare una clinica: un ragazzino era morto in terapia intensiva perché non c’era elettricità…”
Federica Bifulco