“Cobweb” e “Honey Sweet” vincitori del Florence Korea Film Fest. A Firenze anche menzioni speciali per due giovani registe
Si è conclusa il 29 marzo sera la ventiduesima edizione del Florence Korea Film Fest, svoltasi presso il cinema teatro La Compagnia di Firenze. Come di consueto, il Festival ha riconosciuto un premio al film scelto dalla giuria e uno a quello più votato dal pubblico.
La giuria, composta dal critico cinematografico Lorenzo Pierazzi, dalla giornalista Laura Della Corte, dall’architetto cinefilo Carlo Pellegrini, dal dottor Luca Barni, laureato in Storia e Critica del Cinema all’Università di Firenze e Ginevra Barbetti giornalista nel settore cultura e spettacolo per il Corriere Fiorentino e Io Donna, nonché presieduta da Elisabetta Vagaggini, attiva da oltre vent’anni come giornalista esperta di cinema, ha selezionato per la premiazione il film ambientato negli anni Settanta “Cobweb” del regista Kim Jee Woon, attore protagonista Song Kang Ho, in concorso nella categoria “Orizzonti coreani”.
La giuria ha assegnato il premio con la seguente motivazione: “Per la capacità di raccontare il cinema e mescolare in maniera innovativa i generi thriller, horror e commedia, con virtuosi salti temporali tra verità e finzione; per la maestria registica nel ritmo e nella ironia della scrittura, oltre a quella delle interpretazioni degli attori, tra cui spicca quella del protagonista Song Kang Ho; per la capacità straordinaria di stare in equilibrio sul sottile diaframma che separa il dramma dalla commedia, la realtà dalla finzione, portando lo spettatore a riflettere sul confronto continuo tra arte e vita”.
Il regista Kim Jee Woon ha accolto la premiazione ricordando di essere stato forse il primo ospite ad essere stato invitato dal Festival di Firenze e anche di essere stato il guest con il maggior numero di presenze. “Ogni volta che visito il Festival” ha detto “torno a casa con una energia positiva, grazie alla vostra calorosa ospitalità, alla vostra passione per il cinema e al vostro incoraggiamento”.
“Ripensando ora al film Cobweb, mi chiedo se non sia una storia che racconta l’amore”, sembra chiedersi “Io amo cosi tanto fare film, perché invece il cinema è cosi freddo nei miei confronti?”. “Sembra” ha proseguito il regista “quasi un amore non corrisposto e sembrerebbe la storia di un uomo ferito, disperato, deluso”, storia che “racconta il percorso del protagonista che tenta di non rinunciare alla sua passione”. “Mi chiedo” ha aggiunto Kim Jee Woon “se non sia stato questo uno dei fattori per cui la giuria ha dato la sua valutazione positiva”.
Il regista ha quindi ringraziato l’organizzazione e lo staff del Festival, nonché “più di tutti”, “il pubblico fiorentino, per l’amore dimostrato verso il cinema coreano”.
La giuria del FKFF ha inoltre rilasciato due menzioni speciali per ulteriori due film in concorso nella categoria Independent Korea.
A “Green House” della regista Lee Sol-hui, interpreti Yang Jae-sung e Kim Seo-Hyung è stata riconosciuta una menzione speciale per la regia, “Per la capacità della giovane regista Lee Sol-hui (…) di confezionare un’opera di esordio con un tratto registico di alto livello, nella quale a partire dai drammi di due famiglie, quello di un’anziana coppia e quello di una giovane madre single impegnata ad offrire un futuro al figlio adolescente, si fondono temi sociali, in un susseguirsi di eventi che virano dal thriller alla commedia. Un film avvincente, nel quale accadimenti inverosimili danno vita ad una storia credibile dal punto di vista umano, che si avvale di una regia ottima, di un gran lavoro di montaggio e della impeccabile interpretazione, sui cui spicca la prova della protagonista Kim Seo-Hyung”.
La seconda menzione speciale, assegnata dalla giuria alla miglior opera prima, è andata al film “Hail to hell” della regista Lim Oh-jeong, quale “storia di formazione e amicizia che racconta sapientemente problematiche giovanili della società contemporanea, come il bullismo e le sofferenze ad esso collegate, il desiderio di vendetta, la solidarietà e anche la falsità delle sette religiose basate sul fanatismo”. “La recitazione delle giovani protagoniste è davvero sorprendente e la regista dimostra di avere padronanza di ogni aspetto della macchina cinema”. “Possiamo concludere” hanno aggiunto i giurati “che il cinema sudcoreano è in buone mani”.
Il pubblico ha invece votato come miglior film “Honey Sweet” di Lee Han, con gli attori Yoo Hae-jin e Kim Hee-sun, anch’esso in concorso nella categoria Orizzonti Coreani, commedia già proiettata al Festival di Busan del 2023, dove era stata ben accolta dal pubblico.
Il regista Lee Han, venuto a conoscenza di aver ricevuto il premio, ha dichiarato: “Sono davvero contento e onorato”, “ottenere l’approvazione del pubblico è per un regista un grande piacere” motivo per cui “questo premio più di altri rappresenta per me motivo di grande gioia”. Ha poi ricordato che “Il film, naturalmente, non si regge solo sulle spalle del regista”, quindi ha colto l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del film, dal titolare di produzione, al direttore della fotografia, al direttore della musica e l’intero staff, gli “attori e tutto il resto del cast, per la loro ottima prestazione durante il periodo delle riprese”, per poi concludere formulando l’auspicio di poter venire presto in Italia a ritirare il premio.