“Lucio incontra Lucio” TEATRO GHIONE

 

Giovedi e venerdi 12 e 13 gennaio 2023 il regista Sebastiano Somma ha presentato al Teatro Ghione “Lucio incontra Lucio”, in scena sul palcoscenico da 7 anni ormai.

La regia è di Sebastiano Somma, il testo scritto da Liberato Santarpino, il tutto accompagnato dalla musica con Marco De Gennaro al pianoforte, Gianmarco Santarpino al sax, Aldo Vigorito al contrabbasso, Giuseppe La Pusata alla batteria, Lorenzo Guastaferro al vibrafono e con le voci di Alfina Sforza, Elsa Baldini, Paola Forleo, Francesco Curcio, lo spettacolo si segue tutto d’un fiato senza smettere mai di godere della ottima interpretazione dei brani dell’uno e dell’altro autore a confronto mentre il commento rende fruibile al pubblico lati rimasti nascosti della vita dei due cantautori, nel primo caso di Lucio Battisti e della sua malattia che presto lo ha portato via, nel secondo caso dell'afffetto e stima che provava per Lucio Battisti tanto da proporgli un concerto assieme e rifutato da Battisti che si era ritirato a vita privata in cerca di nuove esperimenti musicali. Lucio Battsiti cioè cercava di interpretare nuove tendenze e nuovi bisogni del pubblbico.
Erano anni particolari gli anni '70. Il mondo da lì a poco sarebbe cambiato. E questi cantautori ne sono la testimonnianza.
Erano gli anni di piombo in Italia, quando il Paese, uscito dalla guerra, si trasformava da agricolo ad industriale vero e proprio. Il '68 incombeva sulla storia del nostro Paese. Mentre Lucio Dalla raccontava la storia della povera Marinella, Battisti narrava di storie d'amore disperate, dove le donne facevano da padrone del suo cuore. Eppure ancora Milano rappresentava la svolta e la modernità, dove un ragazzo semplice che proveniva da Poggio Bustone in Provincia di Rieti sbarcava per fare strada. Ho avuto modo di visitare alcuni dei luoghi amati da Battisti, luoghi dove ha trasorso la sua giovinezza, luoghi che hanno ispirato le sue canzoni: la littorina che collega l'Umbria all'Abruzzo, il lago di Paterno dove abitava suo zio, luoghi dove questo ragazzo un po' triste era solito passare il suo tempo, ispirato dalla bellezza delle acque trasparenti e pulite, e dal treno che passava alle 7,40 …
Durante lo spettacolo di un’ora e 35 minuti sono stati eseguiti i seguenti brani di Lucio Dalla e Lucio Battisti: 4 marzo 1943, Pensieri e parole, Mi ritorni in mente, La casa in riva al mare, Il mio canto libero, Il gigante e la bambina, Acqua azzurra acqua chiara, Piazza Grande, Emozioni, Come è profondo il mare, La canzone del sole, L’anno che verrà, Amarsi un po’, Futura, Con il nastro rosa, Caruso, L’arcobaleno.
Nati a distanza di 24 ore l’uno dall’altro Lucio Dalla e Lucio Battisti, uno il 4 marzo 1943, l'altro il 5 marzo 1943, rappresentano le due Italie a confronto: l’Italia conservatrice e l’Italia progressista. Due modelli di cantautori che sono messi a confronto stretto sotto l’aspetto musicale ma anche storico e sociologico.

Ma chi di noi non prova emozioni nell'ascoltare le canzoni dei due cantautori più bravi d'italia? Chi di noi non è cresciuto ispirandosi alle loro parole, ai loro ideali, alla loro poesia entrata nelle nostre vite di adolescenti senza neanche accorgercene? Fanno parte delle nostre vite, della nostra esistenza senza neanche rendercene conto: i due Luci saranno per sempre dentro di noi!
La poesia e la musica li unisce in una armonia che solo il passare del tempo ha potuto subliminare fino a cancellare i pregiudizi di parte, per godere infine delle loro canzoni, delle loro parole, delle loro note, che si sono fatte poesia.
EMANUELA SCARPONI