La ricerca della verità in Wole Soyinka
L'ossessiva ricerca della "Parola" è, dunque, il tema fondamentale e costante in The Road; ne costituisce l'elemento mistico, fungendo da anel-lo di congiunzione tra la religione cristiana e la maschera Egungun, attraverso l'indagine che il Professore effettua su entrambe.
Poiché il Professore trascorre la sua vita materiale tra i reperimenti dei pezzi di ricambio, gli accade di ritrovare in fondo ad uno di questi camion un uomo gravemente ferito. Egli si prende cura di lui, lo nutre e fisicamente lo guarisce, anche se gli rimangono impressi i segni dell'incidente di cui è stato vittima. L'uomo,infatti, rimasto muto e zoppo, non sembra essére cosciente della situazione, ma offre ugualmente i suoi servizi in un rito serale che il Professore svolge nella sua baracca, insieme ai suoi protetti. Infatti, mentre nella vicina chiesa viene somministrata la comunione, egli si fa servire dallo zoppo Murano il vino di palma. Il fatto che Murano sia zoppo e per il Professore estremamente significativo; egli ritiene infatti che il suo claudicare sia la prova visiva dell'appartenenza a due diverse dimensioni di vita, trovandosi con una gamba nel mondo umano e con l'altra nel mondo divino.
Cosi si esprime il Professore:
When a mah has one leg in each world, his legs are never the same. The big toe of Murano's foot - the left one of course- resta on the
slumbering chrysalis of the world. When that crust crucks-my friends - you and I, that is the moment we await. That is the moment of our rehabilitation .(1).
Tale condizione permette a Murano di possedere la conoscenza, che egli non può tuttavia comunicare, dal momento che è muto. Il Professore sostiene che gli dei, riguardo a Murano, sanno bene come comportarsi per mantenere i loro segreti. Essi lo tengono in una fase ambigua, che, secondo la religione yoruba, viene definita "Agemo". Durante questo stato, il tempo è fermo e tutti i confini
(1), da The Road, pag. 45.
(Quando un uomo ha una gamba in ogni mondo, le sue gambe non sono mai le stesse. La grande punta del piede di Murano,, quella sinistra, naturalmente, riposa sulla crisalide del mondo, assopita. Quando quella crostazione si incrinerà, miei amici, voi ed io, quello e il momento che noi tutti aspettiamo. Quello è il momento della nostra riabilitazione ).
cessano di esistere; ogni cosa e colletta all'altra e tutte le apparenti contraddizioni .diventano parte di un insieme unico. Eliminando l'incidentale, rimane l'essenziale, che dà la conoscenza completa della vera natura dell1essere. In Murano risiede quindi la chiave dell'intera questione; tuttavia, a questo punto del dramma, non è ancora chiaro che cosa il Professore possa sperare da lui. Egli rappresenta, per i1 Professore, la possibilità di penetrare il velo dell'ignoto e di scoprire il significato che sta cercando; ma egli stesso non è sicuro circa la natura di tale significato. Gli eventi si susseguono con un ritmo incalzante in un clima di paura e di morte nel quale, ad un certo punto, si manifesta persino la minaccia del canniba-lismo. Precipitando quindi la situazione, il Profes-sore decide di mettere in atto una danza rituale durante cui la "Parola", oggetto e termine della sua ricerca, dovrebbe essere rivelata.
Si raggiunge a questo punto il climax dell'azione drammatica, che vede tutti i personaggi presenti sulla scena per la celebrazione comunitaria di un rito sacrificale; comincia così a delinearsi quel tema del sacrificio, che diventerà poi motivo costante ed elemento fondamentale nelle successive opere di Soyinka.
Iniziata la celebrazione rituale, il Professore mani-festa la preoccupazione e il timore di non riuscire nel suo intento, ossia di non poter raggiungere la conoscenza ultima alla quale egli aspira:
And should I not hope (...) to cheat, to anticipate the final confrontation, learning its nature, baring its skulking face, why may I not understand ?
Il protagonista esprime cosi la tensione interiore che lo domina, mirante a penetrare l'essenza e il significato della morte: non è il naturale timore
(1), SOYINKA Wole, The Road, pag. 93.
(E non dovrei sperare di ingannare, di anticipare il confronto finale,comprendere la sua natura, smascherando il suo codardo volto, perché non potrei capire?!
di essa che lo opprime, quanto piuttosto l'incapacità di attribuire un significato alla morte stessa. Ed ora, in prossimità del momento in cui si attende una rivelazione, egli è assalito dal dubbio di essere alla ricerca di una conoscenza proibita, desiderando penetrare il segreto della vita che solo i morti e gli dei possiedono.
Così, il Professore comincia a prendere coscienza dell'impossibilità di pervenire all'oggetto della sua ricerca, essendo questo precluso a lui come a qualunque altro uomo sulla terra. Ciononostante, egli conti-nua a procedere nella celebrazione del rito, rendendo-si conto che la sua sete di conoscenza è tale da richiedere un sacrificio umano. L'affermazione del valore del sacrificio, proclamato per bocca del protagonista, costituisce il momento culminante della scena rituale durante cui assistiamo alla morte del Profes-sore stesso, accidentalmente ucciso da uno dei presenti.
Così, egli paga con la sua propria vita la "brama di penetrare il mistero della morte: è questa la punizione per la sua " ìhubris", è questa la condanna dell'orgoglio umano che cerca di conoscere ciò che solo agli dei è dato di sapere.
Prima di morire, il Professore agonizzante cerca di comunicare ai suoi discepoli il frutto finale della sua ricerca; ma gli escono dalla bocca parole spez-zate che non saranno comprese, perché la " Parola " ultima non può essere né conosciuta né trasmessa,,. o forse non esiste affatto.
Be like The Road itself, Flatten your bellies with the hunger of an unpropitius day, power your hands with the knowledge of death.,..(1).
Dunque, alla fine della sua ricerca il Professore ha ottenuto la rivelazione riguardo al significato della morte, ma il prezzo di tale conquista è la sua propria morte; perchè non possono rimanere in vita con loro che si sono spinti fino a penetrare l'intimo mistero dell'esistenza umana.
Federico Barbuto